Niente di fatto sulla vigilanza Rai: a causa dell’assenza dei rappresentanti di Pdl e Lega, l’organo di controllo sulla tv pubblica non ha raggiunto il numero legale necessario a votare i nuovi componenti del cda.
Il presidente, Sergio Zavoli, ha quindi dovuto annullare la votazione, dopo che soltanto 16 consiglieri hanno ritirato la scheda per votare. In realtà, i presenti sono stati 18 ma Francesco Pardi (Idv) e Marco Beltrandi (Radicali) non hanno partecipato al voto.
L’assenza dei commissari alla riunione della Vigilanza ha scatenato le ire degli altri componenti della commissione. “La Rai – ha tuonato Roberto Rao (Udc) – ha confermato di avere 50 milioni di euro in meno di raccolta pubblicitaria e si conferma un’azienda senza testa e senza vertici. Non capisco l’esigenza del Pdl di rinviare delle nomine necessarie”.
Anche dal Pd accuse al Pdl. Il vice presidente della commissione, Giorgio Merlo, ha definito l’assenza di oggi una “scelta irresponsabile”, mentre il capogruppo dei democratici, Fabrizio Morri, ha voluto rimarcare anche l’assenza dei consiglieri leghisti. “C’è il tentativo in corso da parte del Pdl di ristabilire quell’alleanza con la Lega necessaria per eleggere quattro consiglieri d’amministrazione su sette. È un gioco politico che ha stancato anche l’opinione pubblica e che è fortemente penalizzante per l’azienda. A questo punto il governo, a fronte del comportamento irresponsabile del Pdl, deve convocare un vertice dei partiti che lo sostengono e intervenire richiamando all’ordine questa componente della sua maggioranza. A noi – ha aggiunto Morri – il governo ha chiesto un sacrificio (quello di eleggere il cda con la legge Gasparri, ndr) e noi l’abbiamo onorato. Adesso – ha concluso Morri . Il Pdl faccia altrettanto”.