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Radicali italiani, lettera alla premier Meloni: “Via l’onorificenza italiana a tutti gli uomini di Putin”. Firmano Martelli e Bentivogli

In occasione della Festa della Repubblica, Radicali Italiani chiede alla premier di completare la revoca delle onorificenze italiane agli uomini di Putin, e di assegnarle a tre cittadini russi attualmente incarcerati per essersi opposti al regime criminale del presidente russo – Claudio Martelli e Marco Bentivogli tra i firmatari della lettera alla premier

Radicali italiani, lettera alla premier Meloni: “Via l’onorificenza italiana a tutti gli uomini di Putin”. Firmano Martelli e Bentivogli

“Via l’onorificenza italiana a tutti gli uomini di Putin”. I Radicali Italiani richiedono, con una lettera aperta alla premier Giorgia Meloni, il completamento della procedura di revoca delle onorificenze assegnate a esponenti del regime di Vladimir Putin. E, allo stesso tempo, l’assegnazione delle onorificenze della Repubblica Italiana ai cittadini della Federazione Russa Aleksej Navalny, Alexei Gorinov e Ilja Yashin. Lo affermano in una nota i dirigenti di Radicali Italiani Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini, Igor Boni e gli esponenti dell’associazione radicale Adelaide Aglietta Silvja Manzi e Giulio Manfredi.

“Gentile Presidente,

a partire dal 2014, con la prima aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, i governi che l’hanno preceduta hanno concesso ben 29 (ventinove) onorificenze della Repubblica Italiana ad esponenti del regime di Vladimir Putin.

A seguito della seconda aggressione della Federazione Russa all’Ucraina e delle ripetute denunce da parte dello scrivente movimento Radicali Italiani, il precedente Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, aveva istituito una commissione ad hoc presso la Farnesina per l’espletamento delle procedure di revoca di tali onorificenze.

Con due decreti del 9 maggio 2022, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2022, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha revocato “per indegnità” quattro delle suddette onorificenze, attribuite ai seguenti cittadini russi: Mikhail Mishustin (Primo Ministro della Federazione russa), Denis Manturov (Ministro dell’Industria e del commercio), Andrey Kostin (Presidente della banca russa Vtb) e Viktor Evtukov (Segretario di stato della Russia). 

Con successivi tre decreti del 8 agosto 2022, pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 20 agosto 2022, il Presidente della Repubblica ha revocato “per indegnità” ulteriori dieci onorificenze della Repubblica Italiana assegnate ad esponenti del regime russo.

Dopo di allora non ci risultano effettuate altre revoche di onorificenze, per cui ad oggi risultano ancora “medagliati” i seguenti cittadini russi, coinvolti a vario titolo con il regime di Putin: Alekseev Mikhail (due onorificenze); Berezkin Gregory (due onorificenze); Dynkin Alexander; Karimova Inga; Kazikaev Valery; Kijko Mikhail; Korolev Oleg; Galitsky Sergey; Mikhelson Leonid (due onorificenze); Paramonov Aleksej (due onorificenze); Peskov Dmitry; Sechin Igor; Sedykh Anatoly; Shlenkina Elena; Tinkov Oleg; Torkunov Anatoly; Trotsenko Roman; Usmanov Alisher; Verozub Mikhail (due onorificenze).

Fra i nomi elencati spiccano quelli di Dmitry Peskov, portavoce di Putin sin dal 2012, e di Aleksej Paramonov, ambasciatore in Italia della Federazione Russa. 

Radicali Italiani ha promosso nei giorni scorsi un appello pubblico per la revoca, in particolare, dell’onorificenza a Dmitry Peskov, dal 2017 “Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”, onorificenza italiana più prestigiosa.

La richiesta vede come primi firmatari numerose personalità di spicco tra cui Claudio Martelli, Marco Bentivogli, Vittorio Emanuele Parsi, Yaryna Grusha Possamai, Nona Mikhelidze, Oles Horodetskyy, Sofia Ventura, Vincenzo Camporini, Alessandro De Nicola, Marta Ottaviani, Gianni Vernetti, Pier Virgilio Dastoli, Guido Vitiello, Mariano Giustino, Aldo Torchiaro, Iuri Maria Prado, Christian Rocca, Caterina Simiand e molti altri. 

In occasione della ricorrenza imminente della Festa della Repubblica, Le chiediamo pertanto di attivarsi con urgenza per far completare la procedura di revoca di tali onorificenze. 

La Repubblica Italiana non può permettersi di continuare ad omaggiare persone che hanno collaborato e collaborano tuttora alla perpetuazione del regime criminale di Vladimir Putin.

Intendiamo, altresì, chiederLe – anche a parziale compensazione rispetto alle decine di onorificenze assegnate a esponenti di un regime, quello russo, che sta dimostrando in Ucraina, giorno dopo giorno, crimine dopo crimine, la sua natura terrorista e criminale – che siano assegnate onorificenze della Repubblica Italiana ai seguenti tre cittadini russi, attualmente incarcerati per avere avuto il coraggio di opporsi pubblicamente a tale regime:

  • Aleksei Navalny, storico oppositore del regime di Putin, scampato a un tentativo di avvelenamento, arrestato due anni fa, sottoposto a processi farsa, condannato a nove anni di colonia penale, in regime di massima sicurezza;
  • Aleksei Gorinov, cittadino russo condannato a sette anni di carcere solamente per avere espresso pubblicamente il suo NO all’aggressione russa dell’Ucraina;
  • Ilja Yashin, storico oppositore del regime di Putin, condannato a otto anni e mezzo di carcere per avere denunciato su You-Tube i crimini di guerra compiuti dai militari russi in Ucraina, a Bucha.

Tutto ciò premesso e considerato, certi dell’urgenza di tali richieste, rimaniamo in attesa di un cortese riscontro e Le inviamo i più distinti saluti”.

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