Esiste un consorzio nazionale per la raccolta e il trattamento degli oli minerali e sintetici, come quelli utilizzati da isolanti “liquidi” nelle infrastrutture elettriche (per impedire ad esempio che un traliccio venga elettrificato dal cavo che supporta): si chiama Conou e con esso ha appena avviato una collaborazione Terna, la società che appunto gestisce la rete elettrica nazionale. Nell’ottica dello sviluppo della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare, le due realtà si impegnano dunque in un programma d’azione comune per recuperare, evitando di disperderli nell’ambiente, gli oli utilizzati nei diversi siti di Terna sul territorio.
Con questo accordo, coerentemente con i propri obiettivi strategici, Terna rafforza il proprio impegno nello smaltimento dei residui industriali, contribuendo a favorire una ancor più corretta raccolta degli oli minerali e agevolandone il ritiro da parte di imprese selezionate e certificate da Conou. L’attività del consorzio è subordinata al monitoraggio e all’analisi di Terna che attesterà la recuperabilità degli oli per rigenerazione o altri impieghi, nel rispetto delle normative vigenti in materia di gestione dei rifiuti, e anche grazie a un reciproco e continuo scambio di informazioni e reportistica di dettaglio sui servizi e le quantità di oli trattate.
Già oggi, spiega una nota congiunta, la maggior parte degli oli utilizzati nelle diverse attività di Terna è correttamente trattato e destinato alla rigenerazione: questo accordo consentirà di standardizzare e rendere più omogeneo a livello territoriale il virtuoso processo intrapreso dalla società guidata da Stefano Donnarumma in questi anni. Tra le azioni di collaborazione previste nell’intesa, Terna e Conou organizzeranno anche specifici incontri dedicati e momenti di formazione sul territorio in ottica di promozione di una diffusa coscienza ambientale.
L’accordo è particolarmente significativo se si pensa che Terna gestisce attualmente oltre 74.000 km di rete elettrica in alta e altissima tensione, 888 stazioni e 736 trasformatori attraverso 4 centri di controllo sul territorio italiano, e che quindi gli oli isolanti sono molto utilizzati. Da parte di Conou la priorità è raccogliere “fino all’ultima goccia” di olio usato, ma anche che essa sia “di qualità” per poterne garantire la rigenerazione. Per questo il consorzio, fondato nel 1984 e che ogni anno raccoglie circa 190.000 tonnellate di oli usati, avviandole per il 99% a rigenerazione, ha da tempo avviato un programma integrato di attività di comunicazione e sensibilizzazione rivolte al settore industriale, per offrire una corretta informazione alle aziende sulle modalità di gestione tutte del rifiuto.