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Rabbia Fiorentina: contro il Milan senza Cuadrado

Dopo l’ingiusta espulsione contro il Napoli, Montella dovrà rinunciare a Cuadrado, ecco perché sembra orientato a tornare al 3-5-2 con il giovane Wolski a far coppia con Giuseppe Rossi – Nel 4-3-3 scelto da Allegri Kakà partirà titolare al fianco di Balotelli e, probabilmente, Birsa, favorito su Robinho.

Rabbia Fiorentina: contro il Milan senza Cuadrado

Ora o mai più. Se davvero vuole tentare una rimonta che avrebbe quasi dell’incredibile, il Milan deve cominciare a vincere. La partita di questa sera poi (ore 20.45) è ancor più importante, perché di fronte ci sarà una diretta concorrente (si fa per dire…) nella lotta all’Europa. Inoltre Milan-Fiorentina non è un match come gli altri: troppo fresche infatti le polemiche della scorsa stagione, acuitesi peraltro durante il calciomercato (ricordate il caso Ljajic?). “Per quanto mi riguarda è tutto azzerato – ha spiegato Allegri in conferenza stampa. – Non credo neppure che possano incidere i recenti fatti di Fiorentina-Napoli (a proposito, la Viola è furibonda per la mancata revisione del caso Cuadrado, n.d.r.). Loro sono una bella squadra, tecnicamente forte e costruita per entrare nelle prime tre”. 

Proprio come il Milan, che almeno sulla carta avrebbe dovuto competere quantomeno per la zona Champions. Invece l’eden di tutti i bilanci dista ben 13 punti, un’enormità viste le squadre coinvolte (Juve, Napoli, ma anche Inter, Fiorentina e Lazio). Ecco perché in pochi credono al miracolo, nonostante il precedente dello scorso anno inviti tutti a non mollare. “Questa è una partita molto importante, cercheremo di non fallirla – ha suonato la carica il tecnico livornese. – Anche con la Lazio però avevamo fatto una buona partita, ma non siamo neanche fortunati: alla prima occasione subiamo sempre gol…”. Già, però i fischi di San Siro dimostrano che l’ambiente è davvero stufo. “I tifosi hanno ragione, e se hanno fischiato me hanno fatto bene perché il responsabile sono io. Ogni tanto poi qualche contestazione aiuta”. 

Di sicuro, a non essere di supporto, sono le interferenze esterne. Non tanto quelle del presidente Berlusconi (“Con lui i rapporti sono ottimi” ha ribadito Allegri), quanto quelle di un ex senatore illustre come Seedorf, che giovedì aveva indicato il tecnico come responsabile del suo addio al Milan. “C’è un detto andreottiano: il potere logora chi non ce l’ha – ha ribattuto piccato l’allenatore rossonero. – Prendo atto delle sue dichiarazioni, ma non voglio dargli ulteriore visibilità”. In serata poi la controreplica dell’olandese, che ha un po’ smorzato i toni: “Non ho mai detto quelle cose, anzi io ho il cuore rossonero e spero che Allegri possa fare bene”. 

Polemica archiviata insomma, anche perché ora c’è da pensare alla Fiorentina. Il Milan dovrà affrontarla senza De Sciglio (infiammazione al ginocchio, rientrerà a Barcellona mercoledì), ma con un Kakà ormai pienamente recuperato in più. Nel 4-3-3 scelto da Allegri il brasiliano partirà titolare al fianco di Balotelli e, probabilmente, Birsa, favorito su Robinho. Per il resto Gabriel in porta, Abate, Zaccardo, Zapata, Constant in difesa, Montolivo, De Jong, Muntari (in vantaggio su Poli) a centrocampo. Dall’altra parte ci sarà una Fiorentina arrabbiata dopo le polemiche di mercoledì, e per questo ancor più pericolosa. Montella dovrà giocoforza rinunciare a Cuadrado, ecco perché sembra orientato a tornare al 3-5-2 con il giovane Wolski a far coppia con Giuseppe Rossi.

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