Il Tribunale dell’Unione europea ha respinto il ricorso dell’Italia contro la decisione della Commissione Ue di applicare una rettifica finanziaria forfettaria di 71 milioni di euro sui fondi Pac al Paese. La Commissione aveva deciso di “sanzionare le insufficienze dei controlli afferenti il regime delle quote latte, riscontrate in Abruzzo, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Calabria, Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta”.
Due ispezioni condotte dall’autorità europea, infatti, avevano riscontrato delle irregolarità nelle campagne di commercializzazione delle quote latte dal 2004-2005 al 2006/2007. Secondo Bruxelles, l’Italia non avrebbe proceduto ai controlli sugli acquirenti entro i termini previsti dalla legge europea. Di conseguenza, dunque, la decisione di escludere dal finanziamento alcune spese relative ali esercizi in questione.
La richiesta italiana di annullare il taglio a causa di “sviamento di potere, violazione del principio di proporzionalità e violazione dell’obbligo di motivazione” è stata interamente rifiutata, dal momento che i controlli tardivi rendevano inattendibili i dati in mano alla Commissione. L’Italia ha due mesi per presentare un appello.
