Pioggia di schede bianche nella seconda votazione per l’elezione del nuovo Presidente della repubblica ma Franco Marini non molla. L’ex presidente del Senato ha fatto sapare che non ha alcuna intenzione di ritirarsi dalla corsa per il Quirinale e che vorrebbe restare in campo fino alla quarta votazione, quando il quorum da 672 voti scenderà a 504.
La situazione però è difficile e anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha detto che bisogna trovare una soluzione. E’ quello che pensa anche il segretario del Pd, Pierluigi Bersani che nelle prossime ore incontrerà Matteo Renzi per un chiarimento su come sviluppare la battaglia per il Quirinale.
Entro domani si saprà quale strada imboccherà il Pd e in particolare se confermerà o meno il patto con il Pdl. Nel primo caso o si insisterà su Marini o si manderà in campo un nuovo candidato che possa raccogliere tutti i voti del centrosinistra (Sel compresa) e quelli del centrodestra. In questa prospettiva sembra guadagnare terreno l’ipotesi di lanciare la candidatura di Massimo D’Alema che potrebbe sfondare fin dalla quarta votazione
Se invece Bersani si farà condizionare dalla piazza potrebbe rompere con Berlusconi e orientarsi su Romano Prodi che intanto è volato nel Mali come inviato speciale del segretario generale dell’Onu per il Sahel.
Decisive saranno le prossime ore: per il Quirinale ma anche per il futuro della legislatura e per la formazione del nuovo governo.