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Quirinale, Bersani candida Marini come scelta condivisa da Pd, Pdl e Scelta civica

Se non ci saranno colpi di scena nel segreto del voto parlamentare, il nuovo Presidente della Repubblica sarà Franco Marini, ottantenne, abruzzese, già presidente del Senato e prima segretario generale della Cisl, cattolico democratico e democristiano da sempre. E’ la scelta condivisa da Pd, Pdl e Scelta civica nel quadro di un accordo che si iscrive nella politica delle larghe intese tra centrosinistra e centrodestra che potrebbe facilitare la nascita del successivo governo. Bersani proporrà di votare Marini ai gruppi parlamentari del suo partito stasera e poi incontrerà Silvio Berlusconi ma l’intesa c’è già e l’unica incognita è quella del voto a scrutinio segreto.

Le votazioni per il Quirinale cominciano domattina e se la candidatura Marini terrà già nella giornata di domani potremmo avere il nuovo Capo dello Stato. Se sarà così e se sarà davvero Marini il nuovo Presidente si potrà dire che il 18 aprile porta davvero fortuna  (come avvenne nel lontano 1948 per De Gasperi) ai democristiani.

Sul piano politico la elezione di Marini dovrebbe facilitare un governo di scopo che nasca con il consenso diretto o indiretto del Pd, del Pdl e dei montiano evitando le elezioni immediate.

Resta il fatto che se ben interpreta le difficoltà del momento politico, Marini non ha uno standing internazionale e non si può certo considerare un rinnovatore, tanto è vero che aveva rinunciato a farsi rieleggere in Parlamento nelle liste del Pd a cui appartiene e che aveva di recente ricevuto il pollice verso di Matteo Renzi. Scontati i voti contrari di Sel e dei grillini.

Ora bisognerà attendere il responso del Parlamento. Gli ex Margherita però sono già in festa.

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Categories: Politica