Da un garage all’iPhone. Potrebbe essere questo, in sintesi, il cammino di Apple, riassunto nel giorno in cui si celebrano i 40 anni della fondazione del gruppo da parte di Steve Jobs, Steve Wozniak e Ronald Wayne, il primo aprile del 1976, in un garage di Los Altos.
Dalla culla ad oggi la Apple Computers ha fatto tantissima strada, diventando uno dei simboli di una rivoluzione pratica e anche culturale, quella delle nuove tecnologie che hanno cambiato il mondo in cui viviamo, sempre all’insegna del pensiero differente, come dichiara il motto “think different”.
Un’autentica rivoluzione tecnologica, quella messa in atto da Apple con dispositivi come l’iPhone e, più tardi, l’iPad, che sono entrati nelle nostre nuove abitudini a tempo di record, cambiando i nostri orizzonti e le nostre possibilità.
Ma la Mela non è sempre stata il colosso che è in questi giorni, e non ha sempre avuto il tocco di Re Mida, la capacità di trasformare ogni prodotto in oro, in un enorme successo. La storia del colosso di Cupertino, infatti, è costellata anche di brusche frenate e cadute, ed è, in fondo, la storia di Steve Jobs.
La parabola di Jobs all’interno di Apple è stata lunga e tortuosa, dalla fondazione alla quotazione, passando per la rottura del 1985 e poi il rientro, nel 1996. La visione di Jobs è ciò che ha permesso all’azienda di Cupertino di muoversi in direzioni inesplorate, scrivendo anche il nostro futuro.