Paul Jacobs, fino ad una settima fa presidente esecutivo di Qualcoom e figlio di uno dei fondatori del colosso dei chip,ha deciso di scalare la società che fino a qualche settimana fa era stata messa nel mirino da Broadcom.
Un tentativo senza precedenti per il quale Jacobs sarebbe attualmente alla ricerca di partner finanziari. A rivelare la notizia è il Financial Times, secondo cui l’ex ceo del colosso dei chip, non avrebbe alcuna intenzione di darsi per vinto dopo l’abbandono della settimana scorsa in dissenso con l’affaire Broadcom e starebbe per lanciare un’offerta, insieme ad altri investitori, volta a rilevare la società da 89 miliardi di dollari fondata dal padre e da Andrew Viterbi 32 anni anni.
Secondo il giornale inglese, che cita fonti vicine all’operazione , l’acquisizione di Qualcomm potrebbe interessare alla giapponese Softbank. Non è chiaro però se Softbank sia legata o meno a Jacobs, anche se l’ipotesi non sembra da escludere dai i rapporti esistenti tra Jacobs e il numero uno della conglomerata nipponica.
Ricordiamo che da settimane, Qualcoomm si trova al centro dell’attenzione internazionale a causa dell’offerta ostile da 142 miliardi di dollari lanciata da Broadcom e successivamente bloccata da Donald Trump “per motivi di sicurezza nazionale”.