Duro colpo per la gallina dalle uova d’oro del trasporto aereo. Qantas, la compagnia australiana che per lungo tempo è stata un modello per tutti i vettori, ha annunciato il taglio di un migliaio di posti di lavoro, spiegando che l’azienda si trova a un punto cruciale. La situazione è peggiorata “in maniera notevole” e la compagnia deve affrontare “circostanze straordinarie”, quali il costo record dei carburanti, il cambio sfavorevole e la concorrenza feroce da parte dei vettori stranieri che beneficiano di sostegno da parte dello stato.
Il titolo Qantas è crollato del 17% a 99,5 centesimi di dollaro australiano dopo l’annuncio. “Le sfide che dobbiamo affrontare sono immense – ha dichiarato Alan Joyce, amministratore delegato della compagnia aerea – In seguito alla crisi globale, Qantas si è dovuta confrontare con una congiuntura difficile, con il dollaro australiano forte e il prezzo record dei carburanti. Tutti fattori che hanno aumentato i costi, già di per sé elevati. Il mercato internazionale australiano è il più difficile al mondo”.
Il gruppo prevede un rosso compreso tra i 250 e i 300 milioni di dollari australiani (380 – 450 milioni di euro) nel periodo luglio-dicembre 2013. I passeggeri sono diminuiti significativamente a novembre e la quota di mercato è scesa a causa della forte concorrenza.
I costi del carburante dovrebbero essere, nel primo semestre, di 2,27 miliardi di dollari australiani (3,42 miliardi di euro), 88 milioni di dollari australiani (133 milioni di euro) in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Secondo l’ad Joyce servono misure “urgenti”. Misure che comprendono il taglio di “almeno 1000 posti di lavoro”, una cura dimagrante per il salario dei dirigenti, un blocco generale degli stipendi e dei bonus e una revisione delle voci di spesa con i principali fornitori.
Il mese scorso, Qantas aveva sostenuto la proposta di un cambiamento delle rigide regole che limitano gli investimenti stranieri nella compagnia al 35%. Per il vettore, queste norme hanno danneggiato la sua crescita, mentre la rivale Virgin ha beneficiato del soccorso di investitori esteri.
