La Russia dispiegherà armi nucleari tattiche in Bielorussia.
È questa la risposta del presidente Vladimir Putin all’invio di armi all’uranio impoverito e jet all’Ucraina. “Faremo in Bielorussia esattamente quello che hanno fatto gli Stati Uniti in Europa. Le metteremo lì per addestrare i militari bielorussi a partire dal 3 aprile” sono state le parole del presidente russo che si è anche espresso sulle armi all’uranio impoverito per Kiev “abbiamo, senza esagerare, centinaia di migliaia di tali munizioni. Al momento non le stiamo usando. Sono armi molto pericolose per l’uomo e la natura a causa della polvere radioattiva”. Per Mosca, l’accordo tra Putin e Lukashenko non violerebbe il trattato di non proliferazione nucleare Start.
Sistemi missilistici in Bielorussia
La Russia trasferirà quindi i sistemi missilistici Iskander-M a doppia capacità in Bielorussia e convertirà alcuni aerei bielorussi Su-25 per consentire loro di trasportare armi nucleari (dovrebbero essere 10 gli aerei pronti a utilizzare questo tipo di arma). La costruzione di un deposito di armi nucleari tattiche in Bielorussia è previsto entro il 1° luglio. “Non verranno consegnate tecnologie per la conversione di aerei in vettori di armi nucleari” ha spiegato Konstantin Vorontsov, vicecapo della delegazione russa a una riunione del Primo Comitato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Vorontsov ha poi “giustificato” questa operazione a causa della politica Nato di espansione delle infrastrutture nucleari verso est. la decisione della Russia di inviare armi a Minsk stride con quanto dichiarato tempo da fa dal presidente Lukashenko che si era detto contrario tempo fa all’utilizzo di armi nucleari sul suolo bielorusso.
“La Russia ha preso la Bielorussia come ostaggio nucleare. Un passo verso la destabilizzazione interna del paese ” è stato il commento su Twitter di Oleksiy Danilov, il segretario del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell’Ucraina
Modernizzare i carri armati
Tra le altre intenzioni dichiarate da Putin vi è quella di produrre e modernizzare 1.600 carri armati. Anche questa sembra essere una risposta alle manovre degli alleati dell’Ucraina: “L’Occidente ha in programma di inviare carri armati in Ucraina, noi ne produrremo di nuovi e modernizzeremo oltre 1.600 di quelli esistenti. Il numero totale di carri armati dell’esercito russo sarà tre volte quelle delle forze armate ucraine. Anche più di tre volte” ha detto Putin a Russia-24.
Paesi nordici insieme per una difesa congiunta
Intanto i paesi nordici hanno deciso di unire le loro forze per una sicurezza collettiva. I comandanti delle forze aeree di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca hanno firmato un memorandum per creare una difesa aerea nordica unificata volta a contrastare la crescente minaccia della Russia. L’obiettivo è quello di poter operare in modo congiunto, sulla base delle modalità operative della Nato. Una “scelta difensiva” sostiene il comandante delle forze aeree danesi, il maggiore generale Jan Dam.