“Alla fine sarà inevitabile trovare un accordo per porre fine al conflitto in Ucraina”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin a margine di un vertice regionale in Kirghizistan esprimendo al contempo dubbi sulla “fiducia” che Mosca può a suo parere concedere ai suoi interlocutori.
Putin: “Accordo con l’Ucraina inevitabile”
“Come trovare un accordo? E possiamo metterci d’accordo con qualcuno? E con quali garanzie? Questa è ovviamente tutta la questione (…)” – ha aggiunto Putin, sottolineando però che “Alla fine dovremo trovare un accordo. Ho già detto più volte che siamo pronti per questi accordi, siamo aperti, ma questo ci costringe a pensare con chi abbiamo a che fare”.
Putin minaccia l’Occidente di tagliare la produzione di petrolio
All’apertura è seguito un nuovo attacco. Nel mirino sempre l’Occidente. Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato nuovamente di “tagliare la produzione” di petrolio russo “se necessario” dopo che nei giorni scorsi Ue, G7 e Australia hanno introdotto limiti al prezzo del petrolio importato da Mosca. La Russia potrebbe inoltre interrompere la sua esportazione verso quei Paesi che hanno introdotto lo ”stupido” price cap, ha detto il numero uno del Cremlino. ”Come reazione – ha aggiunto – semplicemente non venderemo il nostro petrolio ai Paesi che hanno adottato questa decisione” e ”valuteremo, forse, una eventuale riduzione della produzione”.
Dagli Usa nuove sanzioni alla Russia
Nel frattempo potrebbero arrivare novità dagli Stati Uniti che nel pomeriggio di oggi dovrebbero imporre nuove sanzioni a funzionari e persone giuridiche della Russia (ma anche cinesi) per l’uso dei russi di droni iraniani in Ucraina, l’abuso dei diritti umani e per il sostegno cinese alla pesca illegale nel Pacifico. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti a conoscenza del dossier.