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Putin attacca: “I nostri partner vogliono incatenare l’orso russo”

Il Presidente russo nel discorso di fine anno ha ammesso che “è possibile un’ulteriore caduta dei prezzi del petrolio”, ma ha anche assicurato che la crisi non durerà più di due anni – Intanto il rublo, dopo una partenza positiva, è tornato a perdere terreno sull’euro e sul dollaro.

Putin attacca: “I nostri partner vogliono incatenare l’orso russo”

“I?nostri partner non si sono fermati, si sono visti come vincitori, come un impero. Tutti gli altri sono vassalli che devono essere sottomessi”. Lo ha detto questa mattina il presidente russo, Vladimir Putin, durante la conferenza annuale. “Vogliono che l’orso russo stia seduto tranquillamente e mangi il miele – ha aggiunto -, ma tentano di metterlo in catene, di togliergli i denti e gli artigli e impagliarlo. La crisi in Ucraina dovrebbe far capire ai nostri partner che è tempo di smetterla, di costruire muri”.

Per quanto riguarda invece la crisi russa, secondo Putin “durerà al massimo due anni: nel peggiore dei casi l’economia riprenderà a crescere nel 2017, ma la situazione potrebbe migliorare anche prima, alla fine del prossimo anno”. Le ultime stime del Cremlino sull’andamento del Pil parlano di un 2014 in crescita dello 0,6%.

“E’ possibile un’ulteriore caduta dei prezzi del petrolio”, ha aggiunto il leader russo, precisando che “fattori esterni hanno causato i problemi economici attuali”. Quanto alla tempesta che si è scatenata sul rublo, secondo il Presidente russo la Banca Centrale “non deve bruciare le proprie riserve insensatamente” o “rinunciare alle riserve in oro”. D’altra parte, Putin ritiene che non si debba criticare Elvira Nabjullina, numero uno dell’istituto, perché di fronte alle montagne russe del rublo si è comportata in maniera “adeguata”.

Dopo le ultime mosse della Banca centrale – il rialzo del tasso di sconto, la vendita di parte delle proprie riserve di valuta estera e la promessa che nel 2015 lavorerà con il Governo per ricapitalizzare alcuni istituti –, il rublo aveva iniziato ieri una risalita dopo il crollo storico registrato nella sedute di lunedì e martedì. Il rialzo era proseguito oggi in apertura, prima delle parole di Putin, ma a fine mattinata la valuta russa è tornata a perdere terreno sull’euro, a quota 75,87, contro i 75,10 della chiusura di ieri. In ribasso anche il cambio sul dollaro, tornato a 61,83, dai 60,65 di ieri. Martedì, nel momento in cui il panico ha prevalso sul mercato, il rublo aveva superato quota 100 sull’euro e 80 sul dollaro.

Intanto, oggi l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi incontrerà Putin alle 17 italiane. Il professore, in visita a Mosca, pranzerà con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Dalla Germania, invece, la cancelliera Angela Merkel ha ribadito davanti al Bundestag che le sanzioni nei confronti della Russia sono “inevitabili” finché continuerà la pressione di Mosca sull’Ucraina. “Dipende dalla Russia cogliere la nostra offerta di dialogo sulla base dei valori dell’ordine europeo pacifico – ha detto Merkel –. Finché non avremo raggiunto quest’obiettivo continuare con le sanzioni è inevitabile”.

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