Seduta poco mossa per i mercati europei, con l’eccezione di Madrid, +2,44%, in volo con il pil trimestrale (+0,8%), nel giorno della fuga dell’ex presidente catalano Carles Puigdemont a Bruxelles. Piazza Affari chiude in rialzo dello 0,39%, 22.752 punti, sostenuta da Saipem +4,6%, ma appesantita da qualche presa di beneficio su Italgas, -2,52%, e dalla seduta negativa di alcune banche. In particolare Unicredit, -1,18%, sarebbe oggetto di accertamenti della Bce sul prezzo della cessione di 17,7 miliardi di Npl avvenuta lo scorso luglio. Da segnalare il nuovo record di Ferrari, +1,1%, che chiude a 100,90 euro per azione.
L’obbligazionario festeggia la promozione dell’Italia da parte di S&P, che venerdì sera ha alzato il il rating sovrano da BBB- a BBB, con outlook stabile. Sul secondario il rendimento del decennale scende all‘1,85% e lo spread accelera al ribasso del 4,65% a 147.80 punti, ai minimi da dicembre 2016.
In ordine sparso gli altri principali listini europei: il Dax 30 di Francoforte guadagna lo 0,09%; il Cac 40 di Parigi è quasi invariato, -0,01%; debole il Ftse 100 di Londra, -0,23%. Euro in ripresa sul dollaro, in area 1,162. Stabile il petrolio, con il Brent a 60,23 dollari al barile. Migliora l’oro, 1277,976 dollari l’oncia (+0,41%).
In attesa che, giovedì, Donald Trump indichi il nuovo governatore della Fed, Wall Street apre contrastata, frenata dai passi avanti del Russiagate, da qualche presa di profitto e dalla bocciatura di titoli come GM da parte degli analisti. Dow e S&P 500, al momento, sono in rosso, dopo sette settimane al top. Il Nasdaq, reduce da 5 settimane in crescita, si muove in territorio positivo. Bene Apple, che viaggia al galoppo, in proporzione, pare, agli ordini per l‘iPhone X, superiori al previsto. Le notizie che vengono da New York tonificano anche i fornitori di Cupertino, come Stm. Il titolo, in Piazza Affari, è fra i migliori di giornata, +2,26%. Le altre blue chip che incassano una buona performance sono Tenaris, +2,36%; Luxottica +1,9%; Ferragamo +2,11%. In fondo al listino, dopo Italgas e Unicredit, si collocano Leonardo -1,07%; Ubi -0,84%; Azimut -0,59%.
