X

Pubblico impiego: accordo Aran-sindacati, comparti ridotti a 4

FIRSTonline

L’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e le organizzazioni sindacali hanno firmato nella notte l’accordo che riduce i comparti del pubblico impiego da dodici a quattro. L’accordo è stato raggiunto al termine di un incontro fiume durato 17 ore.

Per salvaguardare specifiche professionalità all’interno dei comparti, ognuno avrà il suo contratto, a una parte “comune” potranno essere affiancate parti “speciali”. Quanto alla rappresentatività sindacale all’interno dei nuovi comparti è prevista una fase transitoria, che fa salve le ultime elezioni delle Rsu, ma resta ferma la soglia del 5% di deleghe e voti.

L’accordo snellisce l’apparato delle organizzazioni legate al pubblico impiego e offre ai sindacati l’opportunità per rimettere sul tavolo la questione del rinnovo dei contratti pubblici. Un’opportunità che la Cgil ha deciso di non lasciarsi sfuggire, come reso chiaro dal comunicato diffuso dalla sigla sindacale: “Ora il governo non ha più alibi. Si rinnovino i contratti pubblici e lo si faccia subito”.

La riduzione dei comparti del pubblico, secondo la Cgil, è “un accordo importante, un risultato da noi con tenacia ricercato. Siamo quelli che non hanno mai condiviso la legge Brunetta, che abbiamo lottato in questi anni affinché la riduzione dei contratti seguisse la logica delle aggregazioni omogenee per settore e arrivare quindi alla definizione di un contratto unico per Sanità, per Funzioni locali, per tutte le Funzioni centrali e per la Conoscenza“.

Una semplificazione il cui obiettivo, che viene ribadito, è quello del “rinnovo dei contratti, e il rilancio delle politiche di settore per migliorare la qualità dei servizi resi ai cittadini”. L’augurio dei sindacati, inoltre, “è che i contratti di settore, che per adesso costituiscono filiere pubbliche, possano essere integrati anche con i settori privati”.

Per il ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia, quest’intesa rappresentava il tassello mancante prima del ritorno al tavolo della trattativa per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, che sono attualmente bloccati da sei anni.

Related Post
Categories: News