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Pubblicità: Nielsen la dà in calo dell’11,6% a maggio, ma conferma il recupero del settore

La nota società di ricerche di mercato certifica l’inversione di tendenza in atto: il valore di maggio porta il dato cumulato sui primi cinque mesi del 2013 a -17,2%, in diminuzione rispetto al -18,9% del trimestre e al -18,7% del quadrimestre. Si distinguono in negativo periodici e quotidiani, meglio la tv. Arretra anche la pubblicità su internet.

Pubblicità: Nielsen la dà in calo dell’11,6% a maggio, ma conferma il recupero del settore

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia segna, a maggio, un apprezzabile contrazione della caduta, ferma a -11,6%. Pur rimanendo in territorio negativo, l’ultimo dato attenua il risultato cumulato dei primi cinque mesi del 2013, pari a -17,2%, rispetto al -18,9% del trimestre e al -18,7% del quadrimestre.
Lo comunica la società di ricerche di mercato Nielsen, che certifica il lento recupero del settore.

Rimane più difficile la situazione in certi comparti, come i quotidiani (-17,1% a maggio e -23,3% sui primi 5 mesi) o i periodici (rispettivamente -26,2% e -24,4%, addirittura con un trend peggiorativo).
Meglio la tv, che ritorna sotto la soglia della doppia cifra (-6,7%) e chiude il periodo gennaio-maggio con un complessivo -16,2%. La radio invece registra nei primi cinque mesi un -14,6% grazie al -5,7% di maggio.

A differenza degli anni scorsi, anche Internet ha registrato una frenata degli investimenti. Il web, seppur lievemente, mostra segno negativo: -0,3% cumulato, -5,1% a maggio.

In termini monetari, Il valore assoluto degli investimenti pubblicitari persi nel solo mese di maggio è pari a 88 milioni di euro, a fronte di una perdita di 139 milioni per lo stesso periodo del 2012.
Il segmento dei quotidiani, nel suo pessimo andamento, ha ridotto gli introiti pubblicitari di 117 milioni nei primi cinque mesi del 2013.

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