A causa del terremoto in Emilia, gli esperti di Prometeia hanno rivisto al ribasso le previsioni per l’economia italiana nel 2012. Nelle stime dell’istituto di ricerca, che già prima del sisma parlava di recessione fino al terzo trimestre, si prevede ora una flessione più grave del previsto fra aprile e settembre. La ripresa arriverà solo sul finire dell’anno, favorita dall’attività di ricostruzione. In media, nel 2012 la contrazione del Pil dovrebbe essere del 2,2%.
Quanto alla propensione al risparmio, già in flessione, dovrebbe diminuire ulteriormente nel corso dell’anno. Ma in seguito la tendenza potrebbe arrestarsi, in corrispondenza del sia pur graduale miglioramento del reddito disponibile. Dal prossimo anno dovrebbe iniziare il recupero, grazie anche alla normalizzazione dei mercati finanziari.
Secondo Prometeia, nel corso del 2013 si potrebbe tornare ad un ritmo di crescita dell’1%. Sullo spread, invece, la previsione è di un differenziale fra i rendimenti di Btp e Bund sui 380 punti a fine 2012 e sui 350 a fine 2013, mediamente di 70 punti in più di quanto stimato ad aprile.