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Prometeia: il Qe vale lo 0,6% del Pil 2015

Si consolida la ripresa in Europa, si alternano informazioni di segno opposto negli Usa, aumenta il numero di paesi con politiche monetarie espansive: la ripresa mondiale procede ma rimane fragile ed eterogenea. Questo emerge dal Rapporto di previsione di Prometeia, che stima in particolare che per l’Italia, al netto delle modificazioni del cambio, gli effetti positivi del QE sul PIL saranno positivi dello 0,6%, ossia della quasi totalità dell’incremento del Prodotto interno lordo, la cui stima per fine 2015 è confermata a +0,7%.

Secondo il centro studi grazie al QE e alla ripresa, gli impieghi delle banche cresceranno quest’anno sia verso le imprese (+20 miliardi di euro) sia verso le famiglie (+13 miliardi). L’implementazione del QE, dice una nota, comporterà un ulteriore indebolimento dell’euro sul dollaro, con una stabilizzazione in area 1,05-1,10, e aiuterà gli investimenti grazie alla riduzione dei tassi di interesse ed alla maggiore disponibilità di credito. Quanto ai prezzi del petrolio, Prometeia si aspetta un aumento graduale dei prezzi del Brent a partire dai mesi estivi senza tuttavia superare i 70 dlr/brl a tutto il 2016.


Allegati: 20150311_Prometeia_Aggiornamento Rapporto di Previsione (1).pdf

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