Al Priamar di Savona, una giornata speciale dedicata al decimo anno di vita del Progetto Donne e Futuro fondato da Cristina Rossello, avvocatessa e filantropa, che nel 2007 decise di creare un’associazione che ha come principale caratteristica quella di rivolgersi alle donne al fine di garantire una promozione della sua concezione sociale e culturale, e rendere più possibile il raggiungimento di un nuovo concetto di equilibrio di genere. Progetto Donne e Futuro, inoltre, si é proposta quale aiuto concreto, espressione di solidarietà e collaborazione femminile, rivolto a giovani meritevoli. Costante e attiva é stata la partecipazione, in questi 10 anni di attività con continui approfondimenti su temi di riflessione e di studio.
E’ la donna il punto di partenza, un impegno serio che partecipa allo sviluppo del mondo con concretezza con la volontà di cambiare le cose, senza protagonismo ma come partecipazione. I risultati parlano chiaro, dove l’anima di questo progetto é la generosità e solidarietà tra donne; progetti che partano dal territorio per diventare nazionali e internazionali, un vero Best practice.
Il programma ha visto la partecipazione di importanti ospiti a livello internazionale: Kathleen Kennedy Townsend, Vice Presidente Conferenza Mondiale Science for Peace; Lyn Christensen, Coacher trainer and development top tecnology companies and Family officer; Emerine Kabanski, Ministry off Zambia; Ilaria Caprioglio, sindaco della città e Federico Delfino, Pro Rettore del Campus e dell’Università di Savona e il circolo delle idee e dei pensieri di Progetto Donne e Futuro hanno introdotto “La città per Progetto Donne e Futuro”.
Dopo i saluti delle diverse autorità presenti, é Cristina Rossello ad introdurre la ricca giornata di interventi, indicando come slogan di questa precisa iniziativa “la vita non é trovare te stessa, la vita é creare te stessa“. La quale precisa che i 10 elementi essenziali su cui si gioca il futuro, anche se l’Italia però non è presente ad alcun tavolo promosso dai grandi della terra: “ma la vita può cambiare con le nuove frontiere”, quali quelli qui sotto riportati nella tabella:
Annuncia infine che il prossimo anno il convegno sarà di tre giorni con tavoli di lavoro formativi, lavorando proprio su questi temi con chi potrá dare chiavi di lettura per migliorare il futuro.
Kathleen Kennedy, politica e attivista dei diritti umani, apre i lavori con un intervento di “carattere” sui diversi aspetti del potere dell’intelligenza tecnologica, dove la conoscenza é la base per raggiungere un risultato. Con questo intervento segue la prima tavola rotonda.
Secondo intervento é di Lyn Christensen, con una relazione tra il rapporto tra tecnologia, persone e emancipazione femminile. Partendo delle esperienze di suo padre e le sue previsioni: l’evento del telefono cellulare, al suo controllo remoto, Lyn ha posto le previsioni a riguardo di questo tema come sostegno di indispensabili progetti per la medicina e salute, metereologia e alimentazione, di salvaguardia dell’ambiente. In tutto questo contesto precisa assolutamente l’importanza del “mentoring” “Inspiration” e dell’aiuto delle persone per riuscire ad arrivare: Ask for it! e infine fare piccoli passi!
Dal dibattito a seguire con altri esperti é emerso un grande principio che vede l’importanza e la necessità della tecnologia in ambito della sostenibilità ambientale.
Nel pomeriggio l’intervento di Emerine Kabanski, Ministry dello Zambia e infine i saluti della fondatrice, che trasmette la convinzione che le donne contribuiscono, con la loro volontà e con semplicità e molta determinazione, a far crescere una società ricca di moralità.
Inoltre sono stati assegnati 4 premi speciali, Laura Masi premio allo sport, Patrizia Rutigliano premio alla comunicazione, Gianna Martinengo premio alla tecnologia, Marcella De Salvo, premio all’associazionismo.
L’evento é stato accompagnato da una canzone dal titolo “Disturbare” nella voce di Ilaria Cingali, una giovane ragazza palermitana “pupil” di Progetto Donne e Futuro.