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Profumo fa volare Leonardo (+13,2%) e dà slancio alla Borsa

FIRSTonline

Gli elicotteri del Qatar mandano in orbita Leonardo (+13,23%) che, con le banche, sostiene Piazza Affari, +0,62%, 20.877 punti. Guadagna ancora la Juventus, +2,3%, dopo il balzo di ieri, mentre la galassia Agnelli soffre con Fca -0,72% e Cnh -0,87%.

La seduta è molto positiva per l’obbligazionario: il rendimento del decennale scende al 2,5% e lo spread con il Bund è in ritirata a 241.20 punti base (-4,25%). Il rendimento del benchmark tedesco sale allo 0,091 (+5,81%), anche a seguito delle deludenti prospettive economiche germaniche disegnate dall’Ifo. L’istituto di ricerche ha rivisto infatti le previsioni sul pil teutonico, nel 2019 da +1,1% a +0,6%, anche se ha migliorato le stime 2020 da +1,6% a +1,8%.

Sul fronte azionario Francoforte chiude in rialzo dello 0,13%, frenata da Lufthansa (-6,04%) a seguito dei risultati 2018. Poco distante Madrid +0,19%; bene Parigi +0,82%. Londra sale dello 0,37% in una settimana rutilante di votazioni sulla Brexit. Dopo il no a un’uscita senza accordo oggi la Camera dei Comuni decide sulla richiesta di di rinvio dell’uscita dall’Ue. Un Donald Trump a tutto campo, dallo Studio Ovale, tende la mano alla Gran Bretagna e spara sulla Unione Europea minacciando nuovi dazi.

Wall Street intanto, partita di malumore cerca di andare in verde, ma si muove cauta nell’attesa di novità sull’ incontro fra Donald Trump e Xi Jinping per siglare un’intesa commerciale. I negoziati vanno bene, sostiene il presidente, ma se ci sarà un’intesa “non lo voglio dire”, l’America vuole “un accordo grandioso”. Secondo fonti stampa l’appuntamento fra i due leader non si terrà prima di aprile e Pechino starebbe spingendo per una visita di Stato formale. Il dollaro gonfia il petto contro le principali valute. Il cambio con l’euro non si allontana molto da 1,13.

Petrolio a due facce: Brent -0,44%, 67,25 dollari al barile; Wti +0,43%, 58,84 dollari al barile. L’oro scivola in zona 1295 dollari l’oncia, perdendo oltre un punto percentuale.

Infine i principali rialzi e ribassi di Piazza Affari. Regina del listino è Leonardo, dopo i conti superiori alle stime e le previsioni per l’anno in corso. La società guidata da Alessandro Profumo spiega che gli ordini hanno raggiunto i 15,124 miliardi, con un aumento di circa il 30% dovuto principalmente all’acquisizione del contratto NH90 Qatar per 3 miliardi. Secondo Mediobanca Securities (che raccomanda “outperform” con target a 12 euro), il recupero in corso dell’elicotteristica è alla base delle prospettive di risalita del titolo che, prima di oggi, scontava un ritardo del 16% in Borsa rispetto all’andamento del settore aerospazio&difesa.

Fra le banche svettano Banco Bpm +4,43% e Bper +2,02%. Il settore potrebbe avvantaggiarsi di un decreto sul rinnovo delle garanzie pubbliche sulla cartolarizzazione delle sofferenze bancarie. Secondo la Reuters, la nuova Gacs verrà inserita nel decreto legge sulla Brexit quale misura necessaria per garantire la corretta operatività di mercato nel caso di un’uscita senza accordo con l’Unione europea.

Bene Amplifon +3,9%; Brembo +2,6%. Generali, +1,23% festeggia i risultati 2018 in forte crescita.
I cali più consistenti sono quelli di A2a -1,06%. Diasorin -0,98%, a seguito della presentazione di ricavi 2018 sotto le stime; Atlantia -0,87%. Debutto sottotono per la Società Editoriale Il Fatto, -0,69%.

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