La chiusura del 2017 conferma la crescita in atto nell’Eurozona e segnala nuovi record per la produzione e gli ordinativi delle imprese dell’Eurozona. A dicembre secondo i risultati preliminari dell’indice tra i responsabili degli aprovvigionamenti ha raggiunto i massimi da quasi 7 anni. E i livelli degli ordinativi, riporta la società di ricerche Ihs Markit con una nota, sono saliti ai massimi dal 2000, cioè da 17 anni. Anche la creazione occupazionale ha indicato un record da 17 anni a questa parte mentre la pressione sui prezzi è rimasta elevata, anche se in leggero rallentamento. Dopo le notizie confortanti sulla ripresa in Italia e sulla crescita del Pil che ne consegue, arrivano dunque le conferme a livello europeo.
Il Purchasing Managers’ Index complessivo di dicembre si è attestato a 58 punti, dai 57,5 di novembre, segnando il massimo da 82 mesi. L’indice Pmi relativo alle aziende del manifatturiero ha toccato 60,6, valore che segna il nuovo record assoluto. L’indice relativo ai servizi, a 56,5 punti, è salito ai massimi da 80 mesi. In questa indagine i 50 punti sono il limite tra crescita e calo dell’attività.
Secondo Chris Williamson, capo economista di Ihs Markit il finale di 2017 si delinea come “il migliore trimestre dall’inizio del 2011”, che in termini di Pil dovrebbe corrispondere ad un più 0,8 per cento dell’area euro. “Il rinnovato ottimismo per l’attività nell’anno prossimo è indicativo di quanto le aziende non stiano dando tanto peso alle attuali incertezze politiche, concentrandosi invece sulle migliori condizioni della domanda e spianando il terreno per un buon inizio del 2018”.