Per i Paesi più in difficoltà nell’eurozona è “necessario tagliare la spesa senza uccidere l’economia”. Lo dichiara in un’intervista telefonica al quotidiano portoghese Diario Economico, l’ex premier Romano Prodi. Il precedecessore di Durao Barroso alla guida della Commissione Europea afferma che gli Stati periferici che soffrono la crisi del debito devono essere “molto selettivi nei tagli” per non schiacciare l’economia.
Secondo Prodi non esiste la possibilità che Grecia, Irlande e Portogallo abbandonino la zona euro. Non è una previsione razionale e non è nell’interesse dei paesi coinvolti. “Alcuni errori sono sempre possibili ma nè la Grecia, nè la Germania, nè il Portogallo nè l’Irlanda hanno interesse ad abbandonare l’euro. La Germania non ha mai avuto un surplus nella bilancia commerciale quando non c’era l’euro, e ora, con l’euro, sta meglio.” I rischi comunque rimangono. Se gli aggiustamenti in Grecia o negli altri Paesi fossero irrealizzabili si dovrebbero certamente temere tumulti e tensioni politiche ma “nessuno ha interesse a uscire dall’unione monetaria”.
Prodi avverte che, senza un cambiamento di Governo, sarà difficile per la Grecia risolvere i suoi problemi. Pur ammettendo di non essere uno specialista del Portogallo, Romano Prodi ritiene che le falle del Paese si collochino nel settore finanziario e nel bilancio pubblico. “E’ una via di mezzo tra l’Irlanda e la Grecia. Il Portogallo non si trova certamente nelle grandi tensioni che si registrano nel Paese ellenico, ma ha bisogno di una politica di bilancio rigorosa e per questa ragione che c’è stato un cambiamento nelle ultime elezioni. Si è aperta una nuova pagina per il Portogallo.”
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