Un menu con tutti i prodotti tipici dell’isola e i piatti di tradizione marinara: è l’omaggio che Adelaide, il ristorante gourmet dell’esclusivo Hotel Vilon a Roma, membro della Small Luxury Hotel of the World, entrato nella list 2019 di Travel&Leisure dei nuovi hotel più belli al mondo, rende a Procida neo nominata Capitale italiana della cultura.
A dirigere la cucina non a caso è Gabriele Muro, uno degli chef emergenti più in vista della capitale originario di Procida.
“Sono così felice ed emozionato che la mia piccola Procida sia stata scelta come capitale della cultura 2022. Procida per me è una visione, un paesaggio che ho negli occhi e nel cuore da quando sono andato via dall’isola e che ogni volta che torno riaccarezzo dal vivo. Per questo ho deciso di dedicarle un intero menu degustazione a partire da lunedì 25 gennaio, presente da Adelaide tutti i giorni, sia a pranzo che a cena.
Un menu – precisa – ricco di colori. Anche quello che mangiavo da bambino era giallo, arancio come gli agrumi, rosso come il pomodoro nei barattoli e su tutto sempre l’azzurro forte del mare, dal gusto salmastro”.
‘L’isola che non isola’ è il messaggio di Procida Capitale, e allora la proposta dello chef Gabriele Muro in questo momento ancora così difficile per tutti, è di aprire con la sua cucina una finestra ideale, sull’Isola di Arturo, regalando ai suoi ospiti ore da condividere, l’emozione di una piccola fuga, il calore e i colori di questo fazzoletto di terra nel Golfo di Napoli pur rimanendo a Roma.
Sull’isola di Gabriele è il nome del menu che comprende 5 portate: ‘O pesce fujuto”, La Colazione del Pescatore, La Cicarella Nuda, Lo Scorfano scherza sott’acqua, L’Oro di Procida.
Per chi voglia ricreare a casa propria l’atmosfera gastronomica dell’isola de Il Postino con il non mai dimenticato Massimo Troisi presentiamo due ricette tratte dal menù che Gabriele Muro ha dedicato alla sua isola
La ricetta: La colazione del pescatore
Ingredienti per 4 pax:
– 320 gr alici fresche deliscate
– 4 fette di pane
– 200 gr salsa di pomodoro fresco
– 10 foglie di mentuccia
– 1 cipolla rossa
– Aceto di lamponi 50 gr
– 300 gr pomodori
– 100 gr salsa di acciughe
– 100 gr ricotta infornata
Procedimento:
marinare la cipolla con l’aceto di lamponi e cuocerla sottovuoto a 65 gradi per 2 ore.
Deliscare per bene le alici e marinarle con sale olio menta e aceto. Coppare il pane con un coppapasta da 10 cm. Spugnarlo nella salsa di pomodoro condita con sale e olio.
Impiattare ponendo il pane al centro del piatto adagiare le alici sul pane, gli spicchi di cipolla marinate, la ricotta infornate e le foglioline di mentuccia.
La ricetta della cicarella nuda (foto apertura)
Ingredienti per 4 pax:
– 320 gr spaghettoni
– 500 gr cicarelle
– 1 spicchio di aglio
– 10 foglie di limone essiccate e polverizzate
– 2 spicchi di aglio
– 300 gr pomodori
– 100 gr mix sedano carota e cipolla
– 1 mazzo basilico
Procedimento:
preparare una bisque con le teste delle cicarelle, facendole tostare in un tegame con olio sedano carota e cipolla, una volta ben tostate aggiungere i pomodori 200 gr di acqua fredda e lasciar ridurre di 2/3. Frullare, passare a colino e riposizionare sul fuoco fino a ottenere un concentrato di crostacei. Sgusciare le cicarelle con l’aiuto delle forbici, marinarle con olio basilico ed uno spicchio di aglio.
Saltare il restante carapace in padella con aglio e olio, aggiungere un mestolo di cottura della pasta e lasciar cuocere per circa 15 min. filtrare e ottenere una salsa bianca. Cuocere la pasta, scolarla al dente, mantecarla nella salsa di cicarelle ed in ultimo aggiungere le cicarelle marinate. Impiattare e completare con la riduzione di crostacei e la polvere di limone.
Ma chi voglia assaporare il piacere di immergersi totalmente in una atmosfera densa di sapori, colori e sensazioni procidane pur restando a Roma ecco nello specifico la proposta “A Casa tua al Vilòn” in due versioni Night&Day, che si declina con due pacchetti, uno per la fascia oraria notturna, uno per quella diurna.
Il pacchetto Stayvilòn prevede la notte fuori casa: si arriva nel primo pomeriggio, si prende possesso della camera, ci si rilassa ordinando magari un aperitivo in camera o in terrazza oppure in Salotto Cocktail Bar per procedere poi con la cena.
Oppure il pacchetto Smart Working&Eating: si arriva la mattina, si sceglie una camera dove si potrà stare dalle 9 del mattino alle 18, lavorare in smart working come si fosse a casa propria, scendere per un caffè o un aperitivo, fermarsi a pranzo e tornare in camera a lavorare oppure fermarsi con il computer in salotto o nel patio.
E in cucina Gabriele Muro si fa interprete della cultura della tavola con l’amore e la passione che poteva avere il cuoco di una famiglia aristocratica d’altri tempi. E’ il “cuoco di casa”, di una grande casa, una dimora dove alla cucina si dedicano ore e dove allo Chef si può anche chiedere un piatto “del cuore” di tradizione familiare. Piatti che rimandano alla cucina dei monzù, quell’arte culinaria tutta partenopea per quanto d’ascendenza francese, che regala pietanze iconiche come il sartù, il gâteau, il ragù, il crocchè.