Privatizzazione Enav in rampa di lancio. Mentre è in fase avanzata l’operazione Poste Spa per la quale è iniziato il conto alla rovescia sul via libera al prospetto che Consob darà entro il 10 ottobre, il ministero dell’Economia ha definito la struttura del consorzio di garanzia e collocamento per l’operazione di apertura al mercato del capitale di Enav S.p.A. Si tratta della scoietà, 100% controllata dal Tesoro, che controlla il traffico aereo (torri di controllo e servizi) e sorveglia 1,5 milioni di voli l’anno che transitano nl nostro cielo e passano in 41 aeroporti sul nostro territorio. Il Mef ha conferito a Barclays Capital, Credit Suisse e Mediobanca l’incarico di global coordinator e a JP Morgan e Unicredit l’incarico di joint bookrunner.
“In conformità con le disposizione del DPCM del 16 maggio 2014, il Ministero dell’Economia e delle Finanze in qualità di azionista totalitario di Enav procederà all’alienazione parziale della società – precisa il comunicato del Mef – fino a un massimo del 49% del capitale, attraverso il ricorso a un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti di Enav e delle sue controllate, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali.Il piano delle attività prevede che l’operazione possa essere realizzata nella prima metà del 2016, compatibilmente con le condizioni dei mercati”.
ENAV S.p.A. non opera solo in Italia ma è presente anche sui mercati internazionali, in particolare nel sud-est asiatico con la controllata Enav Asia Pacific.L’organo amministrativo della società è stato rinnovato nello scorso mese di giugno. Presidente è Ferdinando Franco Falco Beccalli, amministratore delegato è Roberta Neri.
Fin qui il comunicato del Mef che l’ha inserita con Poste, la cui Ipo è in programma dal 12 ottobre, e Ferrovie nel pacchetto di privatizzazioni su cui punta il governo Renzi. Per Enav l’obiettivo è di aprire il capitale ai privati – sarà il primo caso di questo tipo in Europa – nella prima metà del 2016. Ferrovie dovrebbe seguire. La società di controllo del traffico aereo è stata oggetto di studio anche da parte del governo Letta e si parla di una valutazione tra 1,8 e 2 miliardi al lordo di 150-200 milioni di debiti stimati a fine anno. Come dire, l’incasso potrebbe essere tra 700 e 800 milioni in funzione della quota messa in vendita. Enav ha già fruttato allo Stato 250 milioni tra dividendi e riduzioni del capitale nell’ultimo biennio.