I due Paesi dimenticati dall’industria delle private equity potrebbero tornare a essere terra di conquista da parte di aziende europee e americane. Le due nazioni in questione sono Spagna e Italia e, stando a quanto scrive il Wall Street Journal, almeno 15 gruppi del settore starebbero raccogliendo per queste zone fondi per un valore combinato di oltre 4 miliardi di euro. Numeri alti, se confrontati con il solo miliardo di euro raccolto dall’inizio del 2010 a oggi.
La luna di miele tra i mercati spagnolo e italiano e le aziende di private equity è durata dal 2005 al 2008. Poi è arrivata la crisi finanziaria. Da gennaio 2010 al 13 novembre di quest’anno, ci sono state 294 acquisizioni per un totale di 34,9 miliardi di dollari in Italia e Spagna. Quasi il 50% in meno rispetto al boom 2005-2008.
Secondo il Wall Street Journal, Clessidra Sgr di Milano, la più grande azienda del sud Europa per fondi raccolti negli ultimi 10 anni, avrebbe intenzione di tornare sul mercato l’anno prossimo raccogliendo circa 1 miliardo per un fondo sull’Italia.
Oltre alla società milanese, la testata americana segnala attività in corso nelle spagnole N+1 Mercapital SL, Portobello Capital Gestión SGECR SA, Qualitas Equity Partners SGECR SA, Corpfin Capital Asesores SGECR SA e nelle italiane Ambienta SGR and Consilium SGR.
E poi ci sarebbero Magnum Capital LP e ProA Capital de Inversiones SGECR SA, entrambe Madrid, che dovrebbero lanciare nuovi fondi l’anno prossimo, mentre Xenon Private Equity Ltd., società italiana registrata in Gran Bretagna, starebbe facendo marketing per un nuovo fondo.
Anche se sono ancora pochi gli affari portati a termine, il fundraising in Spagna e Italia sta attraendo i grandi investitori europei, inclusi AlpInvest Partners BV, Unigestion SA eAdveq Management AG.