Vincenzo De Luca ha vinto le primarie Pd in Campania, battendo Andrea Cozzolino e conquistando il diritto a correre per la seconda volta consecutiva come candidato democratico per la conquista della giunta regionale. I dati non sono quelli definitivi , ma la vittoria è certa, perché l’ex sindaco di Salerno supera di 9 punti percentuali e di 12mila voti effettivi l’eurodeputato, suo principale antagonista. In termini complessivi De Luca ha superato il 53%, mentre Cozzolino ha sfiorato il 44%. Di Lello si è fermato al 4%.
Il 21 gennaio De Luca era stato condannato in primo grado per abuso d’ufficio e l’interdizione dai pubblici uffici per l’applicazione della legge Severino aveva fatto di lui un candidato politicamente scorretto. E se nel giro di pochi giorni il Tar lo aveva reintegrato (come accaduto per De Magistris), a peggiorare la situazione è arrivata ai primi di febbraio la decadenza da primo cittadino per il doppio incarico ricoperto (seppur senza deleghe effettive, ha sempre sostenuto), quando era stato chiamato al ministero delle Infrastrutture come sottosegretario nel governo Letta.
Prima del voto, a fare notizia era stato l’appello di Roberto Saviano, rilanciato anche dal blog di Beppe Grillo: “Alle primarie Pd in Campania non andate a votare – aveva detto l’autore di Gomorra –. Questo il mio consiglio. I candidati sono espressione della politica del passato. Queste elezioni saranno determinate da voti di scambio”.
Nelle Marche, invece, Luca Ceriscioli ha vinto le primarie del Pd e sarà quindi il candidato per le prossime Regionali. L’ex sindaco di Pesaro ha ottenuto 22.066 voti (il 52,93%) contro i 19.140 di Pietro Marcolini (al 45,91%), assessore regionale, e i 483 di Ninel Donini (1,16%). L’affluenza è stata molto alta: oltre 43mila votanti alle chiusura dei 309 seggi allestiti nelle cinque province delle Marche.
Infine, in Abruzzo, Marco Rapino è diventato il nuovo segretario regionale del Partito democratico. Il 32enne leader regionale uscente dei giovani democratici si è imposto con il 72% delle preferenze e ha distanziato ampiamente gli altri tre candidati alle primarie. Dietro di lui si sono posizionati Alexandra Coppola con il 15%, Paolo Della Ventura con il 4%, Alessandro Marzoli 9%. Alle urne si sono recati 22mila elettori.