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Primarie Pd: Bonaccini o Schlein? Come votare e quando? Dove e chi può farlo? I sondaggi e una guida in 6 punti

Imagoeconomica

È arrivato il tanto atteso giorno delle Primarie del Pd. Domenica 26 febbraio i sostenitori del Partito Democratico, anche se non iscritti al partito, potranno scegliere chi, tra la deputata Elly Schlein e il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini diventerà il nuovo segretario. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su un appuntamento elettorale che potrebbe determinare una svolta nella prima forza politica di centrosinistra.

Primarie Pd: quando e dove votare?

Si vota domenica 26 febbraio dalle 8 alle 20. Non trattandosi di un’elezione “ufficiale”, chi vorrà votare non dovrà andare al proprio seggio, ma bisognerà consultare una lista e vedere qual è il gazebo più vicino. Sparsi per l’Italia ce ne sono in tutto 5.378. Per trovarli sarà sufficiente andare nella sezione trovaseggio del sito primariepd2023 ed effettuare una ricerca per Comune o per Provincia. Una volta inserito il primo o la seconda, appariranno infatti tutti i seggi attivi, insieme all’indirizzo al numero delle sezioni che vengono coperte da ogni sede. Sullo stesso sito è presente anche la lista dei gazebo attivi all’estero.

Trovaseggio. Fonte: Partito Democratico

Primarie Pd: chi può votare?

Possono votare alle Primarie del Pd tutte le persone con cittadinanza italiana, i cittadini UE residenti in Italia e i cittadini extra-UE con regolare permesso di soggiorno che dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito Democratico, e accettino di essere registrati nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori. Per farlo basterà andare al gazebo con un documento d’identità e la tessera elettorale. 

Il voto è aperto anche ai minori dai 16 anni in su e, a differenza di quanto accade per le altre elezioni, lavoratori e studenti fuori sede avranno la possibilità di votare senza essere costretti a tornare a casa. C’è però una condizione: aver effettuato entro il 22 febbraio una pre-registrazione sulla piattaforma primariepd2023, inserendo la documentazione richiesta e selezionando il gazebo della zona in cui vivono. La pre-registrazione è necessaria anche per i cittadini stranieri residenti in Italia o con regolare permesso di soggiorno e per il voto online disponibile solo alle persone impossibilitate a recarsi presso i gazebo (malati, disabili, impedimenti ecc.) e alle persone residenti in zone disagiate distanti dai seggi.

In tutti i casi, per votare alle primarie non è necessario essere iscritti al Partito Democratico e occorrerà versare 2 euro come contributo alle spese organizzive.

Primarie Pd: come votare?

Per esprimere la propria preferenza, se il voto sarà ai gazebo, occorrerà tracciare un unico segno sulla lista dei candidati all’Assemblea nazionale scegliendo chi tra Elly Schlein e Stefano Bonaccini dovrà sostituire Enrico Letta nel ruolo di segretario del Partito Democratico.

Un riassunto delle puntate precedenti

Le primarie rappresentano solo l’ultimo anno di un lungo cammino cominciato con il passo indietro di Enrico Letta che, all’indomani delle elezioni del 25 settembre, ha annunciato l’apertura del congresso del Partito Democratico. Lo scorso 11 gennaio è stato approvato il regolamento che disciplina le modalità di voto per le primarie, peraltro siglato dopo accese polemiche sul voto online. 

Dal 3 al 19 febbraio gli iscritti hanno avuto la possibilità di votare nei circoli, scegliendo tra 4 candidati. Oltre a Bonaccini e Schlein in corsa c’erano anche i deputati Gianni Cuperlo e Paola De Micheli. Alla fine di questa prima tornata di votazioni interne, il presidente dell’Emilia-Romagna ha ottenuto il 52,87% dei voti, la sua ex vice il 34,9%. Cuperlo e De Micheli si sono fermati rispettivamente al 7,96% e al 4,29%, venendo dunque esclusi dalle primarie dal momento che, secondo il regolamento, ad esse possono accedere solo i due candidati più votati.

I programmi di Schlein e Bonaccini

In vista delle primarie, entrambi i candidati alla segreteria hanno presentato la loro “mozione”, vale a dire il loro programma. Quello di Bonaccini è lungo 44 pagine e si intitola “Energia popolare per il Pd e per l’Italia” e ha come temi principali, oltre al futuro del partito, anche lavoro e imprenditoria. Quello di Elly Schlein si intitola “Parte da noi!” è lungo 33 pagine e ha come temi principali: i diritti civili, l’accoglienza dei migranti e la redistribuzione della ricchezza.

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Cosa dicono i sondaggi?

Secondo un sondaggio realizzato da Euromedia Research per Porta a Porta, Stefano Bonaccini sarebbe in vantaggio con il 48,2% dei voti, mentre tra i soli elettori Pd la percentuale sale al 55,1%: Elly Schlein sarebbe invece al 13,5% del totale e al 21,2% tra i soli elettori Pd. Gli indecisi sono rispettivamente il 38.3% e il 23.7%.

Un’indagine dell’istituto Piepoli presenta percentuali ancora più schiaccianti: Stefano Bonaccini potrebbe essere sopra al 55-56%, sfiorando addirittura il 60%, mentre Elly Schlein potrebbe superare di poco il 40%. Infine, dall’ultima rilevazione di Emg la distanza tra Bonaccini ed Schlein sarebbe di circa trenta punti: 65% per il primo e 35% per la seconda. 

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Categories: Politica