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Prezzo del gas in picchiata alla Borsa di Amsterdam: scende sotto i 30 euro al megawattora

FIRSTonline

Il prezzo del gas scambiato ad Amsterdam è in caduta libera e scende sotto la soglia psicologica dei 30 euro al megawattora. Il motivo? Lo spiegano gli analisti di Mps secondo cui alla base dell’ennesimo calo ci sono ancora la debolezza della domanda a livello continentale ma anche il costante aumento delle scorte, arrivate all’80 per cento della capacità a fronte del 65% registrato in media negli ultimi 5 anni.

Il prezzo del gas scende sotto i 30 euro al megawattora

Dopo il -10% segnato nella seduta di ieri, le quotazioni del gas e il suo derivato, il Ttf scambiato alla Borsa di Amsterdam, hanno aperto in calo del 2,2% a 29,56 euro al megawattora sotto la soglia dei 30 euro al megawattora e ai minimi dallo scorso 8 giugno. In particolare, dopo avere segnato un minimo a 28,82 euro, contro i 30,227 euro della chiusura precedente, i contratti oscillano ora poco sotto la soglia dei 30 euro.  

Da gennaio 2023 il prezzo del gas ha registrato un calo del 59 per cento, mentre un anno fa, nello stesso periodo, il prezzo del gas era a 159 euro al megawattora. Lo scorso 21 agosto aveva toccato il picco di 340 euro. 

 “Siamo in una situazione molto migliore dell’anno scorso – ha spiegato qualche giorno fa il numero uno di Snam, Stefano Venier, al margine della conferenza annuale di Confindustria Energia – Abbiamo superato l’82%, quindi sicuramente andremo al conseguimento del 95% di riempimento. Questo rappresenta un elemento di tranquillità in vista del prossimo inverno perché questo significa disporre di almeno 12 miliardi di metri cubi per soddisfare la domanda invernale”. “Quello che l’anno scorso sembrava un obiettivo difficilissimo da conseguire, ovvero il riempimento del 95%, quest’anno è a portata di mano e lo stiamo conseguendo con due mesi di anticipo”, ha aggiunto il manager. 

Nel corso della presentazione della Relazione Annuale dell’Arera a Parlamento e Governo, il presidente dell’Authority Stefano Besseghini ha però avvertito: “La crisi dei prezzi morde con meno intensità, ma i mercati energetici sono ancora tesi”.

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