Lievita il prezzo dei carburanti. Una notizia attesa, purtroppo per gli automobilisti, dopo la decisione di Donald Trump di inasprire le sanzioni contro la Cina che ha fatto impennare i prezzi del petrolio. Pochi giorni fa, il presidente Usa ha infatti stabilito lo stop alle esenzioni che consentivano a otto Paesi, tra cui l’italia, di importare l’oro nero proveniente da Teheran. A pesare sono anche le continue tensioni in Libia, con le truppe di Haftar che sono state respinte a 60 km da Tripoli.
Un “combinato disposto” che fa impennare il costo dei carburanti. Alla vigilia del ponte del 25 aprile, quando milioni di automobilisti si metteranno in macchina per trascorrere le loro vacanze, in autostrada troveranno una pessima “sorpresa”: il prezzo della benzina ha superato i 2 euro al litro sull’A1 Milano-Napoli, toccando i 2,041 euro nell’area Lucignano est (Arezzo) al servito, e i 2,051 euro al litro ad Arno ovest (Firenze). Il picco si tocca a San Pietro (Napoli), dove la benzina costa 2,071 euro al litro. 2,020 il prezzo San Zenone est (Milano). A rilevare i rincari è l’Osservatorio Carburanti del ministero dello Sviluppo Economico.
Quotidiano energia segnala oggi, 24 aprile, aumenti di 1 centesimo al litro su diesel e benzina per Eni, Ip e Italia Petroli. In generale, secondo l’elaborazione del giornale specializzato in informazione energetica sui dati dell’Osservatorio del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è pari a 1,618 euro al litro, con variazioni tra i vari marchi da 1,618 a 1,633 euro al litro (no-logo a 1,598). Il prezzo medio praticato del diesel è a 1,508 euro al litro, con le compagnie che passano da 1,509 a 1,518 euro al litro (no-logo a 1,486). Per quanto riguarda invece il servito, il prezzo medio per la benzina verde è di 1,750 euro al litro, (no-logo a 1,643), quello per il diesel è di 1,643 euro al litro. Il Gpl, infine, va da 0,637 a 0,663 euro al litro (no-logo a 0,632).
Ovviamente bisogna considerare che a pesare sul prezzo di diesel e benzina non è solo il costo della materia prima, ma anche e soprattutto il carico fiscale applicato dallo Stato sui carburanti, da anni ormai al livello più alto in Europa.