I distributori di carburante aprono la corsa ai ribassi. Dopo il precipitare dei prezzi nel Mediterraneo (poco meno di 45 euro per mille litri per la sola benzina nelle ultime quattro giornate di mercato), le compagnie petrolifere hanno messo mano in maniera significativa ai prezzi raccomandati. Importante il traino di Eni, che al calo di venerdì scorso su benzina (- 1 cent euro/litro) e Gpl (-3) ne ha aggiunto ieri un altro di pari valore sulla verde, di 2 centesimi sul diesel e di altrettanti sul Gpl.
Altri ribassi sono arrivati da IP e Tamoil (- 1 centesimo sulla benzina), Q8 e Shell (- 1 centesimo sulla benzina e -1 sul diesel), TotalErg e Esso (- 0,5 sulla benzina e altrettanto sul diesel). Gpl in calo pressoché generalizzato tra 0,5 e 1 cent. I prezzi massimi sono ora sotto 1,900 euro/litro per la benzina (1,899), a 1,784 per il diesel e 0,824 per il Gpl. Le medie nazionali si posizionano a 1,857 euro/litro per la verde, a 1,757 per il diesel e a 0,824 per il Gpl.
In modalità servito, secondo Quotidiano Energia, il prezzo medio praticato della benzina va oggi dall’1,820 euro/litro di Eni all’1,857 di Tamoil (no-logo a 1,723). Per il diesel si passa dall’1,721 euro/litro di Eni all’1,757 di Tamoil (no-logo a 1,605). Il gpl, infine, viaggia tra gli 0,791 euro/litro di Eni e gli 0,824 di Tamoil (no-logo a 0,781).
