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Prezzi benzina in volo: nuovo record al self da 6 mesi, il servito in autostrada a 2,5 euro

Il rally del petrolio e i tagli dell’Opec+ fanno volari i prezzi dei carburanti. La benzina al self supera i 1,9 euro al litro, massimo da sei mesi. Servito oltre i 2 euro, con punte di 2,5 euro in autostrada. A rischio rincari a cascata su tutti i prodotti

Prezzi benzina in volo: nuovo record al self da 6 mesi, il servito in autostrada a 2,5 euro

I prezzi dei carburanti tornano a crescere, con la benzina che raggiunge al self il massimo dal 19 ottobre, cioè da circa sei mesi. Dopo un periodo di stabilità, il rally del petrolio e l’aumento delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati stanno impattando direttamente sui portafogli dei consumatori. Attualmente, il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è di 1,911 euro al litro, in aumento rispetto al precedente valore di 1,900 euro al litro. Le compagnie stanno praticando prezzi compresi tra 1,906 e 1,928 euro al litro, mentre i punti vendita senza logo si attestano a 1,897 euro al litro. Il prezzo medio praticato del diesel self è di 1,811 euro al litro, rispetto al dato precedente di 1,803 euro al litro.

Prezzi benzina self: a Bolzano la più cara, nelle Marche la più economica

La provincia autonoma di Bolzano registra il prezzo più alto per la benzina self-service, a 1,946 euro al litro, seguita dalla Basilicata a 1,936 euro e dalla Calabria a 1,935 euro. Le Marche si distinguono come le più convenienti con un prezzo di 1,886 euro al litro, seguite dal Veneto a 1,893 euro e dal Lazio a 1,895 euro.

“Il superamento della soglia di 1,9 euro per la benzina in modalità self è una stangata di Primavera della quale avremmo volentieri fatto a meno” ha affermato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, notando che questo rialzo è “allarmante visto che rischia di riaccendere ulteriormente l’inflazione”.

Secondo il calcolo del Codacons, rispetto ai prezzi praticati nell’ultima settimana di dicembre 2023, attualmente il costo medio per un litro di benzina self-service è aumentato dell’8,3%, mentre il gasolio è aumentato del 5%. Ciò si traduce in un aumento della spesa per un pieno di benzina di 7,3 euro, corrispondenti a un aumento annuo di circa 176 euro per automobilista, considerando due pieni al mese.

Benzina oltre i due euro al servito

La situazione si fa ancora più critica considerando i prezzi praticati sul servito. Per la benzina, il prezzo medio praticato è di 2,048 euro al litro, in aumento rispetto ai precedenti 2,037 euro al litro. Gli impianti colorati praticano prezzi che vanno da 1,990 a 2,131 euro al litro, mentre i punti vendita senza logo si attestano a 1,950 euro al litro.

Per quanto riguarda il diesel servito, la media è di 1,951 euro al litro, contro i precedenti 1,943 euro al litro. Le compagnie praticano prezzi medi compresi tra 1,889 e 2,029 euro al litro, mentre i punti vendita senza logo si mantengono a 1,853 euro al litro.

Per il Gpl, i prezzi medi praticati sono compresi tra 0,723 e 0,741 euro al litro, mentre per il metano auto vanno da 1,308 a 1,414 euro al kg.

In autostrada la situazione peggiora

Secondo la rilevazione quotidiana diffusa dal Mimit, ministero delle imprese e del made in Italy, il prezzo della benzina in modalità self in autostrada sale a 1,985 euro al litro e il prezzo medio del gasolio tocca quota 1,906 euro. Ma al servito la situazione peggiora.

Secondo Assoutenti, i prezzi della benzina stanno superando la soglia psicologica dei 2,5 euro al litro nel servito in autostrada. Il presidente Gabriele Melluso ha dichiarato che, nonostante molti impianti comunichino in ritardo i prezzi al ministero, dalle ultime rilevazioni emerge che la benzina viaggia oggi verso i 2,4 euro al litro in modalità servito su diverse tratte autostradali. La soglia dei 2,5 euro al litro è stata già superata su alcune tratte autostradali, come la A1 Milano-Napoli e la A21 Torino-Piacenza, con la benzina venduta a 2,539 euro al litro in entrambi i casi. Melluso ha sottolineato che oltre all’aumento dei costi di rifornimento, la corsa dei carburanti rischia di causare rincari a cascata sui prezzi dei prodotti trasportati, inclusi gli alimentari, considerando che in Italia l’88% delle merci viaggia su gomma.

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