Ancora rincari sulla rete carburanti italiana. Stamane si registra l’ennesimo passo in avanti di Eni (+0,5 centesimi sulla verde e +0,3 centesimi sul gasolio), che porta a +3,1 e +2 centesimi gli aumenti nell’arco delle ultime due settimane. In controtendenza Esso, che scende di 0,5 centesimi su entrambi i prodotti, diventando la compagnia più competitiva. Da segnalare anche il nuovo scatto in avanti del Gpl. Tutti i marchi hanno rialzato il prezzo del prodotto di oltre un centesimo. E’ quanto rileva Quotidiano Energia.
I prezzi praticati sul territorio risentono di questi spostamenti. Nella media nazionale la benzina è sempre attorno a 1,82 euro/litro, mentre il diesel si avvicina alla soglia di 1,76 euro. Le punte massime dei due prodotti, invece, superano rispettivamente gli 1,92 euro/litro e si portano verso a 1,8 euro/litro. Il Gpl vola a 0,82 euro, con picchi a 0,84 euro.
Nel dettaglio, a livello naizonale, il prezzo medio praticato della benzina (in modalità servito) va dagli 1,811 euro di Esso agli 1,822 di Tamoil (no-logo a 1,741). Per il diesel si passa dagli 1,750 euro di Esso agli 1,757 di Q8 (no-logo a 1,643). Il Gpl è tra gli 0,808 euro di Esso e Shell e gli 0,824 di IP (no-logo a 0,766).