Superati lo shock della Brexit e le turbolenze legate agli stress test sulle banche europee, Piazza Affari dovrebbe tornare a vedere il sereno nel corso dei prossimi sei mesi. È quanto emerge dal sondaggio di luglio condotto da Assiom Forex in collaborazione con Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, a cui hanno partecipato 98 operatori dei mercati finanziari.
“Gli operatori di mercato digerita la Brexit – ha commentato il presidente di Assiom Forex, Massimiliano Sinagra – confermano di avere una view ancora più positiva sull’evoluzione del mercato azionario italiano (dal 49% al 55%), nonostante i pesanti cali degli ultimi giorni del settore finanziario”.
OTTIMISTI
Secondo il 55% degli operatori, i mercati faranno segnare rialzi nei prossimi sei mesi: per il 46% di quanti hanno partecipato al sondaggio il rialzo sarà compreso tra il 3% e il 10% mentre per il 9% il rialzo sarà superiore al 10%.
PREVISIONI STABILI
Scende al 28% la percentuale di quanti vedono mercati stabili, una definizione che racchiude la possibilità di variazioni sia al rialzo che al ribasso compresi entro il 3%.
PESSIMISTI
Solo per il 17% degli operatori sono invece da mettere in conto ulteriori ribassi: per il 12% di essi i ribassi saranno compresi tra il 3 e il 10% mentre per il 5% non sono da escludere perdite più consistenti.
BANCHE
L’impatto che il comparto bancario avrà sull’andamento di Borsa nei prossimi mesi non sembra allarmare eccessivamente il mercato: il 62% degli operatori ritiene che superato l’ostacolo degli stress test e ben metabolizzato per ora lo scenario Brexit, i titoli bancari dovrebbero iniziare a contribuire positivamente all’andamento del listino.
Secondo questa netta maggioranza, il coinvolgimento del fondo Atlante nel processo di cartolarizzazione degli Npl e un atteggiamento di maggiore cooperazione da parte di Bruxelles dovrebbero permettere un cambio di rotta. Secondo la rimanente quota del 38% degli operatori, invece, il problema degli Npl è troppo grande e gli strumenti in campo non sono ancora sufficienti.
EURO
Sul fronte dei cambi, il 44% degli operatori che hanno preso parte al sondaggio ritiene che l’euro rimarrà stabile rispetto alla divisa americana nel corso del prossimo semestre, mentre per il 33% la moneta europea potrebbe far registrare un rialzo, che per il 2% potrebbe essere sensibile.
SPREAD
Per quanto concerne lo spread, il 44% degli operatori sostiene che il differenziale rimarrà sostanzialmente nell’attuale fascia, mentre per il 38% degli operatori è possibile uno sconfinamento stabile fra i 125 e i 150 punti e per un ulteriore 8% lo spread potrebbe esplodere oltre i 150 punti.