Cambia il prestito vitalizio ipotecario. Sbarcherà nei prossimi giorni alla Camera, infatti, il progetto di legge per la riforma di questo strumento di finanziamento, introdotto nel 2005 in Italia, sulla scia di quanto avveniva già in altri Paesi. Il prestito vitalizio ipotecario favorisce il credito a medio lungo termine per gli over 65 bisognosi di liquidità, ma finora è stato poco sfruttato per un vuoto di regolamentazione a cui cerca di ovviare il testo proposto dal Pd Marco Causi.
L’obiettivo della riforma è quello di evitare che gli anziani in cerca di credito, ma proprietari di un immobile, ne vendano la nuda proprietà. Il prestito vitalizio ipotecario, infatti, un finanziamento garantito dalla proprietà stessa, di cui una parte del valore può essere convertita in contanti, senza che il proprietario debba lasciare l’abitazione o ripagare il capitale e gli interessi sul prestito fino alla scadenza del contratto.
Rispetto alla nuda proprietà, il prestito vitalizio ipotecario ha il vantaggio di garantire tre possibilità agli eventuali eredi, alla dati di decesso del mutuatario: ripagare il debito nei confronti della banca e liberare l’immobile dall’ipoteca, vendere l’immobile ipotecato o lasciare che sia la banca mutuataria a vendere l’immobile, per rimborsare il proprio credito.