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Prestiti garantiti Pmi, moratoria allungata al 31 dicembre

Imagoeconomica

La notizia era nell’aria, ma ora è una certezza. Il governo Draghi – con la nuova manovra di bilancio – estenderà la garanzia statale sui prestiti per le imprese dal 30 giugno al 31 dicembre 2021. La novità è stata inserita tra le misure finanziate dal Def approvato giovedì 15 aprile e sarà disciplinata nel nuovo Decreto Sostegni da 22 miliardi, interamente dedicato agli aiuti alle imprese e alle Partite Iva.

Il Def ha quindi accolto una richiesta arrivata da Confindustria e più in generale dal mondo imprenditoriale che chiede anche di allungare i tempi di rimborso dei finanziamenti garantiti dagli attuali 6 anni fino a 15 anni. Richiesta che non è detto possa essere accolta poiché i piani di finanza pubblica devono passare, come è noto, al vaglio di Bruxelles. Per il momento il governo tiene duro sulla proroga della garanzia cercando un punto di compromesso: lo si sarebbe trovato nel fatto di prolungare sì la moratoria ma limitando – solo per i prestiti oltre i 30.000 euro – la garanzia dello stato dal 90% attuale all’80%.

La misura viene caldeggiata anche dall’Abi, l’associazione bancaria italiana, preoccupata che dopo il 30 giugno possa scaricarsi sugli istituti di credito una montagna di nuovi debiti difficili da riscuote. Proprio di questo i vertici dell’associazione hanno parto a Bruxelles con il presidente del Parlamento europeo David Sassoli.

A fine marzo le domande di adesione alle moratorie sui prestiti – in base all’ultimo comunicato del ministero Economia – hanno superato i 2,7 milioni, per un valore di circa 294 miliardi e superano quota 149 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 22,3 miliardi di euro, su 1.699 richieste ricevute”.

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