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Premio Biennale di Poesia Celle Arte Natura a Antonella Anedda


Sabato 19 settembre 2020, ore 17.00 si terrà il conferimento a Antonella Anedda del primo premio Biennale di Poesia Celle Arte Natura. L’evento si terrà presso Spazio Teatro Celle “Omaggio a Pietro Porcinai” di Beverly Pepper, alla Fattoria di Celle, Santomato, Pistoia.

Antonella Anedda, conosciuta per le sue raccolte di versi come una delle principali esponenti della lette- ratura italiana ed europea del nostro tempo, si è spesso cimentata anche in lavori sperimentali e innovativi con artisti visivi e con musicisti. Traduttrice e studiosa acuta, con all’attivo ricerche e pubblicazioni tradotte (assieme ai suoi versi) in varie lingue, Anedda ha sempre cercato di dedicare spazio, nella propria indagine, anche al legame fra arte contemporanea, nelle sue varie espressioni, e natura. Nel suo percorso umano e ar- tistico Anedda risulta, nelle parole di Antonio Riccardi, “uno di quei poeti che, miracolosamente, coniuga i caratteri della poesia più densamente espressiva con le ragioni di quella più raffinata e analitica”.
La giuria del premio, composta da Antonio Franchini, Stefania Gori, Andrea Mati, Antonio Riccardi, San- dro Veronesi, ha deciso all’unanimità di conferirle il premio Celle Arte Natura, voluto e creato da Giuliano Gori per riconoscere il poeta che meglio esprima nelle sue opere una sensibilità per la natura e l’arte.
Il premio, organizzato e conferito dalla collezione Gori, alla Fattoria di Celle, prende origine dall’opera ambientale La Serra dei poeti, di Sandro Veronesi e Andrea Mati inaugurata il 21 marzo 2018. È in corso di realizzazione un libro i cui testi sono nati nel periodo della presenza a Celle di Antonella Anedda, ac- compagnati da una serie di disegni di Christiane Löhr, artista celebrata nel mondo dell’arte per la sua innata sensibilità nei confronti della natura, verrà presentato nel mese di marzo 2021.
Il professor Riccardo Donati, docente e saggista, ci introdurrà all’opera di Antonella Anedda; Cristiano Calcagnile sarà protagonista di una performance musicale.

Antonella Anedda, nasce a Roma nel 1955, si laurea cum laude in storia dell’arte moderna con Augusto Gentili, presso l’Uni- versità La Sapienza di Roma, consegue un PhD presso l’Università di Oxford.
Il suo esordio in poesia è del 1992 con il libro Residenze invernali (Premio Sinisgalli opera prima, Premio Diego Valeri e Tratti Poetry Prize) Nel 2000 con il secondo libro: Notti di pace occidentale vince il Premio Montale per l’opera edita. Lavora con artisti come Ruggiero Savinio che illustra la prima edizione della plaquette di Residenze invernali, Jenny Holzer che utilizza i suoi testi per una sua installazione al Teatro Marcello a Roma, con musicisti come Paolo Fresu e Diego Minciacchi per il quale scrive un coro per flauti e voci rappresentato a Parigi nell’aprile 2010.
Con altri libri di poesia: Il catalogo della gioia (2003), Dal Balcone del corpo (Mondadori 2007) ottiene vari riconoscimenti tra cui, il Premio Dessì e il Premio Napoli che sceglie Dal balcone del corpo come Libro dell’anno. Tra i libri di saggi: Cosa sono gli anni, (Fazi 1997), La luce delle cose, (Feltrinelli 2000) le cui pagine vengono lette insieme a testi di Tanizaki da Huub Ubbens per un’istallazione dedicata alla luce: LED Light Exhibition Design 2010, Milano. Nel 2003 cura i racconti di Grazia Deledda: Come Solitudine (Donzelli). Nel 2009 pubblica La vita dei dettagli. Le sue versioni da poeti classici come Saffo e Ovidio e contemporanei come Philippe Jaccottet sono raccolte nel volume Nomi distanti. Nel 2012 Salva con nome (Mondadori) ha vinto tra gli altri, il Premio Viareggio-Rèpaci. Nell’autunno 2014 esce Archipelago l’antologia in inglese per la casa editrice Bloodaxe curata dal poeta Jamie McKendrick.
Il suo ultimo lavoro in prosa è: Isolatria. Viaggio nell ’arcipelago della Maddalena (Laterza, 2013). Nel gennaio 2014 vince il Premio Puškin per l’opera poetica e saggistica. Nel 2018 esce il libro di poesia Historiae. Nel 2019 le viene conferito il Dottorato Honoris causa dall’Université Sorbonne, Paris IV.

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