Prada archivia un primo trimestre caratterizzato da una forte crescita di utili e ricavi, superando le attese nonostante le incertezze del contesto internazionale grazie a solidi progressi in tutte le aree geografiche, guidate dall’Europa favorita dal crescente flusso di turisti. In particolare, l’utile netto è più che raddoppiato a 121,7 milioni di euro, in aumento del 111% rispetto ai 57,7 milioni dello stesso periodo 2011.
“Siamo, oggi più che mai, convinti della validità del nostro percorso di crescita basato su un’equilibrata presenza geografica globale e sulla forza dei nostri marchi”, commenta nella nota sui risultati l’ad Patrizio Bertelli. “Pur restando fiduciosi nelle nostre capacità di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, presteremo particolare attenzione all’evoluzione della situazione economica dei vari paesi, per assicurare la coerenza della nostra strategia di crescita nel medio termine con le esigenze dei vari mercati”.
Nel primo trimestre, chiuso il 30 aprile, l’utile netto è dunque più che raddoppiato, superando le attese di 98 milioni secondo le stime SmartEstimate di Thomson Reuters. I ricavi netti ammontano a 686,7 milioni, in crescita del 47,9% e contro attese per 640 milioni, l’Ebitda sale del 77,2% a 200,1 milioni (un margine del 29,1% sui ricavi). La generazione di cassa ha consentito di finanziare gli investimenti del periodo, pari a 55,3 milioni di euro, e di migliorare la posizione finanziaria netta del gruppo che, al 30 aprile 2012, era positiva per 122,4 milioni.
Il gruppo ha proseguito la strategia di espansione internazionale del network retail, inaugurando nel corso dei primi tre mesi otto nuovi negozi e altri sette nelle settimane successive, portando a oggi il totale dei DOS (negozi a gestione diretta) a 402. A livello geografico l’Europa registra nel trimestre un +55,5%, l’Asia Pacifico cresce del 46,9%, l’America segna un +34,1% e il Giappone +38,7%.