Prada non delude le aspettative e, anzi, le supera. Il gruppo di Miuccia Prada ha chiuso il 2024 con risultati sopra le stime degli analisti, registrando una crescita superiore alla media di mercato, evidenzia la nota del gruppo di moda. Il fatturato complessivo del gruppo, compreso royalties e vendite, è salito a 5,4 miliardi di euro, segnando un aumento del 17% rispetto al 2023 a cambi costanti. Ma non è solo la cifra totale a fare impressione: le vendite dei negozi a gestione diretta sono salite di un notevole 18%, raggiungendo 4,8 miliardi di euro, grazie soprattutto alle vendite a prezzo pieno e al like-for-like. Se Prada cresce del 4%, il vero colpo da maestro arriva da Miu Miu, che con un incredibile +93% ha visto le vendite passare da 649 milioni di euro nel 2023 a 1,22 miliardi di euro nel 2024. Un risultato straordinario che spinge Miu Miu oltre la barriera del miliardo e la proietta tra i protagonisti del lusso globale.
Prada: conti e redditività in crescita, sale il dividendo
Sul fronte della redditività, Prada si è dimostrata solida. Il margine lordo è aumentato del 14%, toccando i 4,33 miliardi di euro, con un’incidenza sui ricavi del 79,8%. L’Ebit ha registrato un’accelerazione del 21% a 1,28 miliardi, con un margine del 23,6%. Anche l’utile netto ha tenuto il passo, crescendo del 25% a 839 milioni, con un margine del 15,4%.
Nel 2024, oltre ai numeri record, Prada ha mostrato una gestione impeccabile della cassa. Nonostante aver investito 493 milioni di euro, il gruppo ha visto una posizione finanziaria netta salire fino a 600 milioni di euro, più del triplo rispetto ai 197 milioni dell’anno precedente. Questo dato riflette una solidità economica che potrebbe aprire la strada a nuove acquisizioni. E tra le voci di mercato, la più chiacchierata è quella riguardante Versace, marchio che, a quanto pare, potrebbe entrare a far parte del gruppo Prada.
Il Cda, inoltre, ha deciso di proporre alla prossima assemblea (in programma il 30 aprile) un dividendo di 0,164 euro per azione, un bel passo avanti rispetto ai 0,137 euro dell’anno scorso.
Mercati in crescita, Giappone superstar
La crescita di Prada è stata diffusa in tutte le aree geografiche (a cambi costanti):
- Asia Pacifico: +13%, con un’accelerazione nel quarto trimestre.
- Europa: +18%, spinta dai consumi locali e dal turismo.
- Americhe: +9%, con crescita a doppia cifra nel secondo semestre.
- Giappone: la miglior performance, con un +46% grazie alla domanda locale e al turismo.
- Medio Oriente: +26%, supportato dalla clientela locale e dai viaggiatori.
Verso il 2025: fiducia e ambizione
Nonostante un contesto globale incerto, Prada guarda al 2025 con ottimismo. “Il nostro successo dimostra la forza dei brand e la capacità di anticipare il mercato”, ha commentato il presidente Patrizio Bertelli. Il gruppo continuerà a investire nel retail, nella produzione e nella tecnologia per consolidare la crescita.
Obiettivo? Continuare a guadagnare quote di mercato per Prada e rafforzare il successo di Miu Miu. E con le voci di un’imminente acquisizione di Versace e Jimmy Choo, il 2025 potrebbe essere ancora più movimentato.
Prada inarrestabile: dopo Versace punta Jimmy Choo?
Oltre all’acquisizione di Versace, Prada starebbe valutando anche l’acquisto di Jimmy Choo, il brand di calzature reso celebre da Sex and the City e attualmente di proprietà di Capri Holdings. Se l’operazione andrà in porto, il gruppo investirà tra 1,5 e 2 miliardi di euro per rilevare due marchi iconici ma in difficoltà, con un fatturato combinato stimato in calo del 14% a 1,4 miliardi di euro e perdite operative. Capri Holdings, invece, si concentrerebbe su Michael Kors, il suo brand di punta.
La mossa ha già riscosso il favore dei mercati: ieri i titoli di Capri Holdings (+6% a Wall Street) e di Prada (+3,5% a Hong Kong) hanno chiuso in forte rialzo. Tuttavia, alcuni analisti restano cauti: Equita evidenzia che il prezzo di 1,5 miliardi per Versace è superiore alle valutazioni iniziali, anche se ora include Jimmy Choo. Il rilancio dei due brand sarà una sfida, con il rischio di diluire i solidi risultati di Prada. Il ceo Andrea Guerra ha ribadito il focus sulla crescita dei marchi esistenti, mentre Lorenzo Bertelli sarebbe favorevole all’operazione. Una decisione potrebbe arrivare dopo la sfilata di Miu Miu a Parigi, prevista per l’11 marzo.