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Powell risolleva le Borse, in tensione oro e petrolio

Federal Reserve

Mago Jay Powell è riuscito nell’impresa: ha ribadito il massimo impegno nella lotta contro l’inflazione, ma ha anche aggiunto che l’aumento dei prezzi toccherà il massimo a metà anno per poi frenare. Altrettanto importante è quanto il numero uno della Fed non ha detto davanti al Congresso chiamato a ratificare la sua conferma: non ha precisato tempi e modalità di una stretta o la data d’avvio della riduzione del bilancio della Banca centrale. Insomma, dopo aver sottolineato la buona situazione dell’occupazione, si è tenuto le mani libere, senza annunciare misure immediate. E tanto è bastato non solo per far respirare il Nasdaq, ma anche per ridurre la pressione sui tassi, far scendere il dollaro e rilanciare il petrolio. Una svolta? Presto per dirlo.

IL CAROVITA RISCHIA DI SALIRE OLTRE IL 7%

L’appuntamento clou, quello con l’inflazione Usa di dicembre, è previsto per oggi: se il dato generale supererà il 7%, mentre quello “core” al netto dell’energia andrà oltre il 5,4%, una stretta sarà inevitabile. L’Ocse, del resto, ha già rilevato che il carovita nei Paesi avanzati è ai massimi da 25 anni. E la Bundesbank, nonostante l’uscita di Jens Weidmann, moltiplica le pressioni sulla Bce.

La ripresa del Nasdaq ha dato nella notte la scossa ai listini asiatici. A guidare il movimento è l’Hang Seng di Hong Kong, +2,6%, dove salgono soprattutto le società dell’high Tech. L’indice Hang Seng Tech guadagna il 3,6%.

NIKKEI +1,9%, I PREZZI TORNANO A SALIRE ANCHE IN GIAPPONE

Nikkei di Tokyo +1,9%. Sembra che la pandemia stia riuscendo nel miracolo di far salire l’inflazione del Sol Levante, impresa fallita in trent’anni di politica ultra-espansiva. Cede posizioni anche lo yen, moneta rifugio d’Asia. Kospi di Seul +1,5%, mentre, a sorpresa, sale la disoccupazione.

Il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in rialzo dello 0,8%: i dati sui prezzi alla produzione e sui prezzi al consumo avvicinano il taglio dei tassi d’interesse. A dicembre l’inflazione è salita dell’1,5% anno su anno, in rallentamento dal +2,3% di novembre, contro il +1,7% del consensus. Scotiabank si aspetta che la Banca centrale della Cina tagli il costo medio dei prestiti di circa dieci punti base già in settimana.

GRANDE RISPOSTA ALL’ASTA DEI T BOND

I future di Wall Street sono piatti. Ieri il Nasdaq ha chiuso in rialzo dell’1,4%, l’S&P500 dello 0,9%. Dow Jones +0,52%.

Il rendimento del Treasury Note a dieci anni è tornato giù, a 1,73%, non solo per effetto delle parole di Powell ma anche a seguito del buon esito dell’asta da 52 miliardi di dollari di titoli a tre anni: la carta del Tesoro è stata emessa a 1,237%, con un tasso di richiesta indiretta, quella proveniente dall’estero, del 61,6%, sui massimi degli ultimi tre anni. La quota sottoscritta dai primary dealers è scesa 22,8%, minimo storico.

IL BRENT CORRE OLTRE I 83 DOLLARI. BRILLA L’ORO

La minor pressione sui tassi si è tradotta in un forte rialzo del petrolio Brent e WTI che hanno chiuso in rialzo del 3,8%. Secondo l’American Petroleum Institute, le scorte di greggio sono scese di un milione di barili la scorsa settimana.

In vista del dato di oggi sull’inflazione negli Stati Uniti, si apprezza l’oro, a 1.818 dollari. L’indice del dollaro ha chiuso in ribasso dello 0,4%, stamattina è poco mosso. Euro a 1,137. Bitcoin a 42.700 dollari, quasi invariato.

BUNDESBANK: L’INFLAZIONE MINACCIA LA UE

Anche in Europa gli indici si rafforzano dopo le parole di Powell. E Anatole Kaletsky, storica firma del giornalismo economico, suggerisce di approfittare dei cali per effettuare acquisti mirati. A favorire il rimbalzo contribuisce l’andamento in valore delle vendite al dettaglio, in calo di 0,4% su mese dopo il +0,2% di ottobre. Ma sull’inflazione è battaglia: l’aumento nella zona euro non è temporaneo, ha detto il nuovo presidente della Bundesbank Joachim Nagel, sfidando la linea della Banca centrale europea in merito alla pressione sui prezzi. In opposizione alla tesi di Philip Lane, chief economist della Bce, il successore di Weidmann ha ribadito che l’inflazione danneggia i più poveri e ha promesso che resterà un difensore della stabilità dei prezzi.

SALE LO SPREAD, BUND A -0,07%

L’obbligazionario italiano chiude la seduta col segno meno, tra i timori di incertezza politica interna e di una stretta prima del previsto da parte della Fed.

Il tasso del decennale si attesta in area 1,38%. Lo spread sul Bund sul tratto a dieci anni sale a 140 punti base dai 139 in avvio e dai 130 di ieri.

In attesa del dato sull’inflazione Usa di oggi, il tema dell’inflazione resta centrale anche nella zona euro. Il Bund decennale tratta a -0,07%.

OGGI L’ASTA BOT, UN DECENNALE PER MADRID

Sul primario, in attesa della ripresa di oggi delle aste italiane con il collocamento del Bot annuale per 6,5 miliardi di euro, la Spagna ha collocato ieri via sindacato 10 miliardi in un nuovo decennale con una domanda superiore a 63 miliardi. Il Portogallo ha annunciato di aver dato mandato a un pool di banche per l’emissione di un nuovo ventennale.

PIAZZA AFFARI RITROVA LA VIA DEL RIALZO. PIÙ BORSA PER GLI ITALIANI

Piazza Affari archivia la seduta con un rialzo dello 0,67%, a 27.535 punti.

Tra gli italiani cresce l’interesse per i mercati azionari, il trading online e le criptovalute. Tra coloro che utilizzano la rete per scelte finanziarie il 28% riferisce di usare servizi finanziari online più di quanto facesse prima della pandemia. Sono alcuni dei dati che emergono dal VII Rapporto 2021 sulle scelte di investimento delle famiglie reso noto dalla Consob. La partecipazione a web communities finanziarie è ancora limitata al 6% degli investitori.

RIMBALZA IL TECH: AMSTERDAM +1,2%

Toniche le altre piazze del Vecchio Continente: Amsterdam +1,19%, Francoforte +1,11%, Parigi +0,95%, Madrid +0,58% e Londra +0,62%.

Dopo sette sedute di ribassi rimbalzano i titoli tech: +2,48% (da -3,6% della vigilia).

Euforia tra i titoli della gig- economy tedesca: Delivery Her scambia in rialzo del 5,7% dopo aver previsto che la sua attività di consegna di cibo a domicilio andrà in pareggio durante la seconda metà del 2022, dato che la domanda è aumentata dall’inizio della pandemia.

Hellofresh guadagna il 3% dopo che la società tedesca di consegna di pasti pronti ha annunciato un buyback di azioni fino a 250 milioni di euro.

L’OMS: MEZZA EUROPA CONTAGIATA ENTRO 6 SETTIMANE

I numeri europei della pandemia fanno impressione. L’organizzazione Mondiale della Sanità avverte che nelle prossime sei-otto settimane, oltre metà della popolazione potrebbe essere contagiata dalla variante Omicron. Secondo Hans Kluge, direttore europeo dell’Organizzazione mondiale della Sanità, l’Europa ha riportato oltre 7 milioni di nuove infezioni da Covid-19 nella prima settimana del 2022, con un incremento più che doppio in due settimane. “Con questo andamento, l’Institute for Health Metrics and Evaluation prevede che oltre il 50% della popolazione della regione sarà infettata da Omicron nelle prossime 6-8 settimane”.

ATLANTIA, SAIPEM, STM: TRIS VINCENTE A MILANO

Si risveglia Atlantia (+3,6%), che accelera dopo il buy di Equita. La vendita di Aspi dovrebbe chiudersi nel primo trimestre con un incasso di 8,2 miliardi. La società ha già annunciato una politica di dividendi in ascesa e un buyback fino a due miliardi.

Sale Saipem (+2,8%) che si è aggiudicata due contratti offshore in Australia e Guyana per un valore complessivo di 1,1 miliardi di dollari.

Denaro su Stm (+1,8%), premiata da Stifel, che ha alzato il prezzo obiettivo da 49 a 55 euro, confermando la raccomandazione buy.

SPROFONDA CARIGE (-11%), CORRE IL GESTITO

Tra le banche, destino opposto per Bper (+0,7%) e Carige (-11,3%) dopo che il Fondo di garanzia ha deciso di concedere all’istituto di Reggio Emilia un periodo di esclusiva di quattro settimane per il completamento di una due diligence confirmatoria, finalizzata alla sottoscrizione di un contratto di acquisizione per la propria quota nella banca genovese.

Unicredit perde l’1,1%. L’istituto ha lanciato un bond senior preferred dual tranche a 6 e 10 anni per un importo complessivo di 1,75 miliardi con ordini complessivi per oltre 2,5 miliardi di euro.

Progressi nell’ordine del 2% per Azimut, Banca Generali e Mediolanum. In grande evidenza dopo i conti Brunello Cucinelli (+7%), arretra ancora Moncler (-0,4%).

TELECOM: CDA IL 21, LABRIOLA IN POLE POSITION

Tim +0,65%. Il presidente Salvatore Rossi ha convocato per il 21 gennaio un consiglio d’amministrazione per nominare il nuovo amministratore delegato, incarico per il quale è in pole position il direttore generale Pietro Labriola.

REPLY +5,3%, DOPPIO COLPO IN USA

Bene Piquadro (+1,89%), che ha chiuso il terzo trimestre 2021 (ottobre-dicembre) con un fatturato consolidato a 45,7 milioni di euro, per una crescita annua del 36,4%. Giornata di guadagni a Piazza Affari per Reply (+5,31%, a quota 160,80 euro) in scia ai giudizi positivi sul titolo dopo che l’azienda ha annunciato una doppia acquisizione negli Usa: Enowa, società specializzata nella consulenza e nello sviluppo di soluzioni su tecnologia Sap, e The Spur Group, leader nella consulenza in ambito sales e marketing che lavora con i principali giganti del tech (da Microsoft a Google e Starbuck) nella definizione di posizionamento in ambito digitale.

Categories: Finanza e Mercati