Ancora un esame. L’ennesimo per Napoli e Inter, chiamate a rialzarsi dopo le cadute di settimana scorsa contro Torino e Fiorentina. Che, com’è ovvio che sia, hanno avuto un effetto piuttosto forte sulla classifica: gli azzurri si sono visti avvicinare pericolosamente da Lazio, Fiorentina e Sampdoria (vittoriosa ieri per 2-0 sul Cagliari), i nerazzurri hanno perso un’ottima occasione per accorciare su chi sta davanti. Obiettivi diversi per Benitez e Mancini, su questo non c’è dubbio, eppure entrambi, nel posticipo del San Paolo (ore 20.45) cercano una vittoria che sarebbe importantissima.
“E’ una gara molto difficile perché il Napoli è una grande squadra – le parole del tecnico interista. – Battere un avversario che ci sta sopra in classifica sarebbe molto importante, ci darebbe grande fiducia”. In effetti l’Inter ha sempre mancato l’appuntamento contro le grandi: in questa stagione infatti, tra andata e ritorno, non è mai riuscita a vincere un big match. Facile pensare che, in caso contrario, oggi la situazione sarebbe ben diversa e che i nerazzurri avrebbero potuto davvero aspirare a un piazzamento Champions.
“L’unica partita che mi ha deluso è stato lo 0-0 con l’Empoli – ha tagliato corto Mancini. – Nelle altre invece abbiamo sempre giocato e comunque il lavoro di quest’anno non sarà certamente sprecato. Perché il prossimo lotteremo per lo scudetto, questo è sicuro”. Parole importanti quelle del tecnico di Jesi, sempre più trascinatore in un club che si è affidato totalmente a lui per tornare grande. E’ chiaro però che le difficoltà economiche (a breve arriveranno le sanzioni Uefa) e tecniche rendono difficile la missione, a cominciare da questa sera. Dove l’Inter troverà un Napoli motivato a cancellare la brutta sconfitta di Torino.
“Dovremo essere tutti uniti, il San Paolo potrà fare la differenza – ha spiegato Benitez. – Non sarà facile, loro erano già forti prima ma col mercato si sono ulteriormente rinforzati. In Coppa Italia infatti fu una sfida equilibrata, decisa solo nel finale”. Rispetto e pretattica, in questo Napoli e Inter si somigliano molto. La differenza tecnica invece è evidente, con i padroni di casa “costretti” addirittura a fare i conti con la grande abbondanza. “E’ giusto che si crei competizione tra i giocatori, sono contento di avere questo problema” ha glissato il tecnico spagnolo, alle prese con una scelta piuttosto difficile: chi lasciar fuori tra Mertens, Callejon e Gabbiadini? Probabilmente toccherà al belga partire dalla panchina, anche perché a un Gabbiadini così non si può proprio rinunciare.
Il 4-2-3-1 di Benitez vedrà Andujar in porta, Henrique, Koulibaly, Albiol e Ghoulam in difesa, David Lopez e Inler a centrocampo, Callejon, Hamsik e Gabbiadini sulla trequarti, Higuain in attacco. Mancini invece ha un solo grande dubbio: rischiare o meno Icardi? I numeri dicono che l’argentino è un intoccabile ma il problemino muscolare dell’altro giorno, unito all’imminente impegno europeo col Wolfsburg, consigliano prudenza. Il tecnico di Jesi deciderà solo all’ultimo, ad ogni modo sarà staffetta con Podolski. Per il resto solito 4-3-1-2 con Handanovic in porta, D’Ambrosio, Ranocchia, Juan Jesus e Santon in difesa, Guarin, Medel e Brozovic a centrocampo, Shaqiri sulla trequarti e Palacio in attacco.