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Poste: utile +29,9% nel primo semestre

Poste Italiane ha chiuso il primo semestre 2016 con un utile netto di 565 milioni, in aumento del 29,9% rispetto ai 435 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Ma a giugno la società ha venduto la partecipazione detenuta in Visa Europe Ltd a Visa Incorporated, realizzando un provento non ricorrente di 121 milioni. Al netto di questa operazione l’utile sarebbe stato di 451 milioni (+4%).

Sempre nel primo semestre, i ricavi totali del gruppo, inclusi i premi assicurativi, hanno segnato una crescita del 10,9% e si attestano a 17,7 miliardi. Il risultato operativo, pari a 843 milioni, ha registrato un aumento del 32,1% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio (638 milioni). L’incremento è funzione della crescita dei ricavi combinata a una lieve flessione dei costi operativi. La posizione finanziaria netta del gruppo presenta un avanzo di 7,04 miliardi rispetto a 8,66 miliardi al 31 dicembre 2015, e risente principalmente del decremento di fair value degli strumenti finanziari di 1,398 miliardi.

Per quanto riguarda il fatturato – si legge nella nota – la positiva performance del comparto Servizi Assicurativi e Risparmio Gestito, i cui ricavi, pari a 12,9 miliardi, risultano in aumento del 14,5% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio, e la tenuta del comparto finanziario, che genera ricavi per 2,8 miliardi, hanno più che compensato l’attesa flessione dei ricavi da terzi da Servizi Postali e Commerciali (-2,5 % a 1.884 milioni), indotta principalmente dalla riduzione dei volumi sulla corrispondenza (-10,3%). In crescita i ricavi del comparto corriere espresso, logistica e pacchi, pari a euro 314 milioni, che registrano un aumento del 7,1 % rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

“Poste Italiane registra una decisa crescita di ricavi e margini – ha commentato l’ad Francesco Caio – anche al netto dell’effetto non ricorrente derivante dalla cessione della quota Visa Europe. Questa semestrale è la migliore evidenza dell’esecuzione del piano strategico attraverso un programma di investimenti, di innovazione e cambiamento fortemente orientato al miglioramento della qualità del servizio ai cittadini. In ognuno dei settori aziendali, nella prima metà dell’anno, abbiamo conseguito significativi risultati allineati alle priorità strategiche di sviluppo. Su queste solide basi proseguiremo nell’attuazione dei nostri piani anche nella seconda metà del 2016, anno in cui è confermata la politica dei dividendi”.

Gli investimenti industriali del periodo, al lordo delle dismissioni, sono pari a 151 milioni e sono correlati principalmente all’informatizzazione delle reti di telecomunicazione, nonché ad ammodernamenti e ristrutturazioni immobiliari. Nel primo semestre del 2016, le masse gestite/amministrate sono aumentate del 2,6% rispetto a 475,9 miliardi del 31 dicembre 2015 e ammontano a 488,1 miliardi. Il valore beneficia principalmente di una crescita delle riserve tecniche del comparto assicurativo Vita e della raccolta diretta BancoPosta sui conti correnti in presenza di una sostanziale stabilità del risparmio postale.

Nell’ottica di efficientamento e riqualificazione delle risorse umane prevista dal Piano industriale – si legge ancora nel comunicato – nel corso del primo semestre 2016 hanno avuto luogo circa 730 inserimenti (comprensivi di 220 conversioni da part-time a full-time), mentre l’organico complessivo medio del Gruppo si è ridotto di circa 1.700 unità rispetto al 31 dicembre 2015. Inoltre, 3.900 persone hanno già aderito al previsto programma di prepensionamento, di cui 2.500 in uscita nel corso del secondo semestre 2016.

“Nei servizi finanziari – conclude Caio – le giacenze dei conti correnti sono cresciute del +6,5%; il credito alla famiglie del +49%; postepay evolution ha continuato a crescere con quasi un milione di nuove carte nel primo semestre 2016; e nell’innovazione digitale la nuova app postepay è stata scaricata da oltre 3,5 milioni di clienti. Nell’ambito delle assicurazioni e del risparmio gestito: il ramo vita ha raccolto 10,5 miliardi e sono stati lanciati nuovi prodotti non vita che hanno registrato un tasso di crescita del +59%. Nel settore corrispondenza e pacchi: il declino del fatturato è rallentato anche grazie alla continua crescita dei pacchi, che ha superato, a volume, il +13,9%, mentre abbiamo avviato l’attuazione del nuovo modello di recapito secondo quanto deliberato da Agcom”.

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