X

Poste raddoppia l’utile, dividendo di 34 centesimi

Utile netto più che raddoppiato a 552 milioni per Poste Spa che chiude il bilancio 2015 in crescita del 160% rispetto ai 212 milioni del 2014, grazie ad un forte aumento della redditività. La Borsa apprezza e il titolo guida i migliori rialzi, arrivando a fine mattinata a guadagnare quasi il 4% e ad avvicinare quota 7 euro per azione a 6,805 euro. 

“Sono risultati che ci consentono di premiare con un dividendo importante l’azionista di riferimento, gli investitori istituzionali che hanno partecipato alla nostra quotazione e le decine di migliaia di risparmiatori italiani che hanno acquistato le azioni di Poste lo scorso ottobre”, ha commentato l’Ad Francesco Caio che ha confermato il pay out dell’80% anche per il 2016. “Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto: con la quotazione in Borsa e questi risultati abbiamo costruito basi molto solide per il processo di innovazione e cambiamento che stiamo affrontando. Nel 2016 – aggiunge – proseguirà l’attuazione del nostro piano industriale per servire al meglio i bisogni dei nostri clienti, valorizzare le competenze delle nostre persone e poter distribuire ai nostri azionisti – anche per quest’anno – un dividendo pari ad almeno l’80% dell’utile netto”. Su questo è intervenuto anche un report positivo di Credit Suisse, secondo cui “la conferma del pay out si traduce in un dividend yield superiore al 5% ed è quindi naturale che venga apprezzato dal mercato”.

La società festeggia così il primo bilancio post quotazione a Piazza Affari e stacca un assegno di 287 milioni di euro al Tesoro, che è rimasto l’azionista di riferimento con una quota del 64,7% del capitale. All’assemblea il Cda proporrà un dividendo pari a 34 centesimi per ogni azione con un rendimento offerto del 5%, appunto, particolarmente interessante in questo periodo di Borse volatili.

Il 2015 è stato caratterizzato da una forte crescita dei ricavi totali, che si sono attestati a 30,7 miliardi (+7,8%), mentre il risultato operativo è balzato del 27,4% a 880 milioni. Gli investimenti sono cresciuti a quota 488 milioni “correlati principalmente all’informatizzazione delle reti di telecomunicazione, nonché ad ammodernamenti e ristrutturazioni immobiliari”. Le masse gestite e amministrate sono salite del 3,1% a 476 miliardi (+3,1%) includendo le assicurazioni.

Proprio la positiva performance del comparto Servizi assicurativi, i cui ricavi risultano in aumento del 14% a 21,4 miliardi rispetto al precedente esercizio e la tenuta del comparto finanziario, che genera ricavi per 5,2 miliardi, hanno più che compensato l’attesa flessione dei ricavi da Servizi postali e commerciali (-4,4% a 3,9 miliardi), indotta principalmente dalla riduzione dei volumi sulla corrispondenza (-9%), e comunque in rallentamento rispetto al precedente esercizio. In crescita i ricavi del comparto pacchi in aumento del 3,9% rispetto al precedente esercizio e pari a 0,6 miliardi in valore mentre in volume la crescita è stata del 12,4%, per un totale di 86 milioni di pacchi movimentati nell’anno, anche grazie al crescente sviluppo dell’e-commerce in Italia.

La posizione finanziaria netta del Gruppo presenta un avanzo di 8,7 miliardi rispetto a 4,7 miliardi al 31 dicembre 2014 – prosegue il comunicato con i dati del bilancio 2015 – beneficiando, tra l’altro, dell’incasso di crediti pregressi nei confronti dello Stato per oltre 2,6 miliardi e di un incremento netto di fair value degli strumenti finanziari di 1,1 miliardi. La posizione finanziaria netta industriale presenta un avanzo di 302 milioni, in miglioramento rispetto al disavanzo di 1,4 miliardi a fine 2014.

“Si tratta di una posizione finanziaria molto solida, con un Solvency II ratio al 405%” ha affermato il Cfo Luigi Ferraris nella conference call di presentazione dei risultati. Buone prospettive per il 2016, anno in cui Poste conta di rafforzare la sua posizione nei settori più redditizi come quello assicurativo e finanziario, “integrando la sua offerta con strumenti di risparmio gestito”. I servizi postali saranno oggetto di una ulteriore ristrutturazione, già avviata nel 2015 “facendo leva sul nuovo assetto regolatorio e sugli efficientamenti possibili grazie all’implementazione del nuovo modello di recapito”.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati