Il postino suonerà quante volte vuole, ma nelle “zone alta densità urbana” lo farà anche di pomeriggio e di sabato, mentre nei piccoli Comuni arriverà a giorni alterni. Sono queste le principali novità introdotte dal primo accordo dell’era Caio fra sindacati e Poste italiane, in vista della prossima quotazione in Borsa. L’intesa, che riguarda la riorganizzazione del recapito con l’occhio al miglioramento degli standard di qualità, è arrivata questa mattina dopo due giorni di trattative.
“Con questo accordo si inizia la ristrutturazione del recapito postale – spiega Mario Petitto, segretario della Slp Cisl, sindacato maggioritario nel gruppo –, con le consegne in alcune aree a giorni alterni, il potenziamento delle consegne nelle aree metropolitane, dove si prevedono più consegne anche pomeridiane e di sabato. Si punta anche sull’e-commerce che diventerà sempre più importante”.
L’intesa “non prevede licenziamenti – prosegue Petitto –. Le eccedenze, circa mille entro il 2015, saranno gestite soprattutto con ricollocamenti e a volte anche mobilità volontaria”. L’accordo di oggi è solo il primo di una serie di intese che riguarderanno ancora il recapito e altri settori del gruppo che a breve approderà in Borsa. E si inquadrano nella riorganizzazione finalizzata a questo obiettivo.
A sua volta Poste Italiane, di cui riportiamo sotto il testo integrale del comunicato, sottolinea come l’accordo costituisca “un efficace strumento per procedere alla riorganizzazione del settore, in un quadro di condivisione con le parti sociali, e nel solco di uno scenario segnato da un significativo recupero dei ricavi nel primo semestre 2015”. Ed essendo il primo accordo raggiunto dal nuovo ad Francesco Caio con i sindacati il sì delle organizzazioni dei lavoratori suona come un apprezzamento del nuovo corso delle Poste Italiane di cui l’imminente Ipo è una tappa fondamentale.
Quello firmato dai sindacati è un accordo quadro che prevede anche la consegna di sabato e dovrà quindi essere implementato per gli anni futuri. “In un momento assai delicato per il futuro di tutti gli operatori postali del mondo, per la progressiva diminuzione dei volumi di corrispondenza cartacea, l’accordo sottoscritto tra Poste Italiane e i sindacati di categoria – sottolinea ancora Petitto in una nota – è un primo passo importante per la riorganizzazione dei Servizi posta e di logistica della più grande azienda del Paese”. Per il sindacalista questo accordo “rafforza il sistema di Relazioni industriali in Poste Italiane proprio nel momento in cui l’azienda postale inizia un importante percorso di quotazione in Borsa”.
Ecco il testo integrale del comunicato stampa di Poste Italiane sull’intesa con i sindacati:
“In vista della prossima quotazione in borsa, Poste Italiane e le Organizzazioni sindacali hanno firmato l’ipotesi di accordo sulla riorganizzazione della funzione Posta, Comunicazione e Logistica, prevista dal Piano Strategico “Poste 2020”. L’intesa, firmata da tutte le sigle sindacali tranne UILposte, che si è riservata di sottoporre l’intesa ad un ulteriore approfondimento, costituisce un segnale di apprezzamento da parte delle organizzazioni sindacali per il lavoro finora svolto dal management.
L’accordo fa seguito ad una serie di incontri di valutazione sulle innovazioni operative previste dal Piano e costituisce un efficace strumento per procedere alla riorganizzazione del settore in un quadro di condivisione con le Parti sociali. L’intesa fa altresì valere il principio dell’innalzamento dello standard di qualità. Il Piano si muove in uno scenario segnato da un significativo recupero dei ricavi di Poste Italiane nel primo semestre 2015 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ma pur sempre caratterizzato dal calo dei ricavi di posta tradizionale benché rallentato negli ultimi mesi.
Il Piano di Sviluppo per la funzione Posta, Comunicazione e Logistica fissa le linee-guida: sulla razionalizzazione della Rete Logistica primaria, sulla separazione delle fasi di “smistamento e classificazione” da quelle di distribuzione della corrispondenza e sull’integrazione dei flussi logistici tra Poste Italiane e SDA. Stabilisce, infine, la diversificazione dei modelli di recapito in funzione delle specifiche esigenze di business, delle caratteristiche orografiche del territorio e della densità dei flussi logistici.
Il nuovo modello di recapito introduce un assetto organizzativo che individua tre aree differenziate per intensità di volumi postali e con una specifica modalità di servizio. Per le Aree metropolitane con elevata “densità postale” e forte pressione competitiva, è prevista la creazione di una rete dedicata al recapito al destinatario, che sarà denominata “Linea Plus Metropolitana”. Nei Capoluoghi di provincia e nelle aree extraurbane non regolate il servizio di recapito sarà svolto a giorni alterni con la creazione di una articolazione addizionale che assicurerà prevalentemente il recapito quotidiano dei prodotti con livello di servizio j+1. Le Aree extraurbane regolate includono infine circa 5300 comuni in cui il recapito sarà eseguito a giorni alterni, come previsto dalla delibera AGCOM n. 395/15/cons.
L’intesa affronta anche il tema delle ricadute occupazionali legate all’evoluzione dei processi operativi e all’aumento di efficienza, qualità e innovazione del servizio. Poste Italiane si è impegnata a non ricorrere alle procedure di licenziamento collettivo ex art. 4 e 24 della legge n. 223/91.
L’accordo prevede infine un serrato percorso di confronto con le Organizzazioni sindacali, a livello nazionale e territoriale, che si svilupperà in sincronia con il progressivo sviluppo temporale e operativo del Piano”.