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Poste Italiane, maxi multa di 39 milioni dall’Antitrust

Il gruppo è stato giudicato colpevole di “abuso di posizione dominante” in relazione a due servizi: il “recapito a data e ora certa” e la “notifica attraverso messo notificatore” – Secondo l’Authority, avrebbe messo in atto “una serie di condotte tese a escludere i concorrenti e a indebolirne le capacità competitive” – In arrivo il ricorso al Tar.

Poste Italiane, maxi multa di 39 milioni dall’Antitrust

Stangata dell’Antitrust su Poste Italiane, che dovrà pagare una multa da 39,377 milioni di euro per abuso di posizione dominante. Secondo l’Authority, il gruppo guidato da Massimo Sarmi ha agito “con l’obiettivo di ostacolare lo sviluppo dei mercati liberalizzati” relativi a due servizi in particolare: il “recapito a data e ora certa” e la “notifica attraverso messo notificatore“.

La società ha messo in atto “una serie di condotte tese a escludere i concorrenti e a indebolirne le capacità competitive”, ad esempio applicando prezzi non praticabili dalle altre aziende. La decisione dell’Autorità è arrivata al termine di un’istruttoria avviata in seguito a una denuncia della concorrente Tnt (società controllata dalle Poste olandesi). Le Poste ricorreranno al Tar.

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