Poste Italiane presenta alla comunità finanaziaria la sua strategia sull’innovazione, pienamente integrata nel piano industriale Deliver 2022. Il piano prevede, a scadenza, un investimento di 2,8 miliardi per la modernizzazione dell’infrastruttura It, in settori quali le piattaforme cloud, la gestione dei dati e delle Api (Application Programming Interface). Il risultato è che già ora, ha spiegato a Londra il vertice di Poste guidato dal Ceo Matteo Del Fante, il gruppo è in grado di prendere decisioni aziendali basate su elaborazioni in tempo reale e ha la possibilità di integrare in “Open Innovation” i partner specializzati a cui si è rivolto per i nuovi servizi a valore aggiunto.
La combinazione del lavoro interno e dell’inserimento di startup innovative dall’esterno ha nomi e cognomi: si va dal nuovo servizio Codice Poste, con l’introduzione di pagamenti tramite QR code, agli accordi di collaborazione con aziende innovative italiane e internazionali nei settori della logistica, della consegna dell’ultimo miglio, nei servizi finanziari e nei pagamenti, con un impegno di investimento attuale e futuro pari a un totale di 200 milioni di euro. Tra queste Milkman, Moneyfarm, sennder e Tink! i cui amministratori delegati hanno partecipato a Londra all’incontro con gli investitori. Prospettive che hanno spinto il titolo di Poste italiane a Piazza Affari dove a metà giornata risulta in rialzo del 3,8% a 10,655 euro.
L’obiettivo è sempre quello di ampliare l’offerta agli oltre 35 milioni di clienti nei settori finanziario, assicurativo, dei pagamenti, della telefonia e della logistica.
“L’innovazione – ha esordito l’AD Matteo Del Fante in apertura dell’incontro londinese – è indispensabile affinché un’azienda diversificata delle nostre dimensioni rimanga competitiva in un momento in cui i mercati tradizionali stanno per essere rivoluzionati. Possiamo gestire al meglio, d’ora in avanti, le esigenze dei nostri 35 milioni di clienti, attraverso investimenti strategici in infrastrutture fisiche e digitali. Poste Italiane sta collegando le innovazioni prodotte all’interno, come la nostra soluzione di codice QR Postepay, per guidare con successo la transizione in Italia dai pagamenti in contanti a quelli digitali, con partnership con start-up tecnologiche specializzate, rese possibili dalla nostra nuova piattaforma informatica basata sull’Open Innovation. Riscontriamo un’opportunità chiara e attuale di capitalizzare sulla credibilità e sulla comprovata esperienza di Poste nel fornire innovazioni all’intera popolazione, per diventare più centrali nel mondo digitale dei nostri clienti “.
Tra i driver principali c’è la crescita di PostePay, tra i maggiori attori nel settore dei pagamenti con oltre 27 milioni di carte in circolazione e oltre 1 miliardo di transazioni gestite nei primi nove mesi del 2019, che ha sviluppato Codice Postepay, un’app basata sul codice QR e progettata per servire milioni di esercenti. Scansionando il codice con il cellulare si avvia il pagamento diretto, una modalità Codice Postepay offre un accesso immediato agli oltre cinque milioni di clienti che utilizzano attivamente l’app Postepay per i pagamenti. Codice Postepay offre, inoltre, agli esercenti una serie di funzioni tra cui la geo-localizzazione, l’integrazione nei programmi di fidelizzazione e di engagement di Postepay, inclusi sconti e programmi cash back, nonché trasferimenti di denaro su qualsiasi conto bancario. I clienti di Alipay – la modalità di pagamento del gruppo cinese Alibaba leader mondiale nei pagamenti digitali – potranno utilizzare i servizi offerti del codice QR in Italia tramite Postepay, grazie a un nuovo accordo.
Il piano di Poste si concentra, come si diceva, anche sulla progressiva modernizzazione dell’infrastruttura IT, con 2,8 miliardi di euro di spesa inseriti nel Piano Deliver 2022, in settori quali le piattaforme cloud, la gestione dei dati e delle API (Application Programming Interface). Gli accordi di collaborazione esterni invece, spaziano dalla logistica con la startup sennder per le consegne a pieno carico dei camion (Full truck load) – sperimentate con la consegna di 8 milioni di pacchi tra Black Friday e Natale – dalla quale si attende una riduzione di 100 milioni di costi; ai servizi finanziari con 7 linee di investimento in Edf concordate con MoneyFarm; all’analisi dei dati open banking con Tink! di cui Poste è diventata azionista; per finire con le consegne programmate a domicilio con Milkman, sperimentate già a Torino, Milano e Roma ma in progressiva estensione in tutta Italia.