L’incertezza ha spinto gli investitori a proteggere i portafogli: l’indice che misura la volatilità sulle opzioni dell’indice S&P500 (Vix) è balzato al 16% dal 12% di due giorni fa, era il minimo dal 2007.
La sola ipotesi che la Fed possa rallentare le misure di stimolo all’economia, contenuta nei verbali della riunione di gennaio della banca centrale Usa, ha scatenato le vendite su tutti i mercati.
Ma a Milano, a tre giorni dall’apertura dei seggi per le elezioni politiche, la zampata dell’Orso ha inferto il colpo ad un mercato già in fibrillazione: Piazza Affari ha chiuso la seduta in forte ribasso con l’indice FtseMib in calo del 3,1%. La Borsa milanese è la peggiore in un panorama di indici europei in netta discesa: Londra ha perso l’1,6%, Parigi -2,2%, Francoforte -1,8%.
Anche i titoli di Stato sono tornati a soffrire: il rendimento del Btp a 10 anni è salito al 4,48%, lo spread si è allargato a quota 291, 15 punti base in più di ieri.
L’Italia e’ stato il Paese dove la Bce e’ stata piu’ attiva con il programma di acquisto di titoli di Stato (Smp) varato per sostenere i Paesi piu’ in difficolta’ nell’Eurozona a causa del balzo degli spread. Come si legge in una nota diffusa dalla Bce che, per la prima volta, dettaglia, con un obiettivo di trasparenza, gli acquisti effettuati nel quadro del piano, ora sostituito dall’Omt (Outright Monetary Transactions), la Bce aveva in portafoglio al 31 dicembre 2012 titoli di Stato italiani per un valore nominale di 102,8 miliardi, iscritti a libro per 99 miliardi e con una maturita’ media residua di 4,5 anni. Seconda la Spagna con titoli per 44,3 miliardi (43,7 miliardi il valore contabile e durata di 4,1 anni) e solo terza la Grecia con un totale acquistato da Francoforte di 33,9 miliardi (30,8 miliardi e 3,6 anni). Il totale acquistato in tutta l’Eurozona, gia’ noto, e’ di 218 miliardi.
Sul mercato delle valute l’euro è sceso a 1,320 contro il dollaro, da 1,328 della chiusura precedente.
Anche a Wall Street il mercato azionario è debole. il Dow Jones scende dello 0,40%, Standard & Poor’s -0,6%, Nasdaq -0,8%.
Le vendite colpiscono quasi tutti i settori: 70 titoli sui 500 che compongono l’S&P sono in rialzo.
INSIDE PIAZZA AFFARI
Tra le blue chip milanesi, tutte in ribasso con l’eccezione di Parmalat +2,2%, guida la classifica dei ribassi Mediaset -5,7%.
Seguono le banche: Unicredit, Intesa, Ubi, Banca Pop. Emilia accusano perdite superiori al 4%.
Non fa eccezione Monte Paschi. La Corte dei Conti ha dato il via libera ai cosiddetti Monti bond.
Il fondo Viking Global Investors ha aperto una posizione corta su Generali.
E’ quanto emerge dalle comunicazioni Consob, secondo cui lo scoperto del fondo sul gruppo assicurativo si attesta allo 0,84% del capitale societario.
Telecom ha stimato in 5.500 unità gli esuberi del piano 2013/14. Lo riferisce Vito Vitale, segreetario generale della Fistel-Cisl dopo l’incontro tra sindacati e azienda in cui e’ stato illustrato il piano di riorganizzazione e riduzione dei costi.
Forte ribasso anche di Fiat -4,1% e A2A -4,9%.
In Finmeccanica si va verso il rinvio dell’approvazione del bilancio 2012. Il cda sarebbe stato chiamato ad approvare i conti 2012 entro il 15 marzo, ma è probabile uno slittamento a maggio-giugno. Per quanto riguarda Tod’s, Diego Della Valle ha affidato ad Alessandra Facchinetti il ruolo di direttrice creativa della griffe.