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Pos, pensioni, reddito di cittadinanza, mutui, cuneo, superbonus e congedi: così cambia la Manovra in 7 punti

Imagoeconomica

La Manovra di bilancio 2023 cambia volto. Il Governo ha presentato gli emendamenti definitivi al provvedimento. Come annunciato, la stragrande maggioranza delle risorse sarà destinata a calmierare l’aumento delle bollette. Per il resto: sparisce la tanto contestata norma sul Pos, mentre l’aumento delle pensioni minime a 600 euro riguarderà solo il 2023 e solo i pensionati sopra i 75 anni. La durata del Reddito di Cittadinanza per il 2023 scende da 8 a 7 mesi e il taglio del cuneo contributivo riguarderà i lavoratori con reddito sotto i 25mila euro. Confermata anche la proroga sul Superbonus annunciata pochi giorni fa, mentre per i mutui viene stabilità la possibilità di passare dal variabile al fisso.

Ecco, nei dettagli, le ultime novità della Legge di Bilancio 2023.

Pos: sparisce il limite di 60 euro

Sul Pos il Governo fa marcia indietro. Dopo le critiche di Bankitalia e il confronto Commissione Ue secondo cui la norma contrasterebbe con gli obiettivi del Pnrr, la regola che prevedeva di innalzare da 0 a 60 euro l’obbligo di accettare pagamenti con il Pos è stata cancellata con un colpo di spugna. “Il governo – ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti- è disponibile a un confronto con la commissione Bilancio per quanto riguarda una soluzione compatibile con la normativa e gli impegni assunti dal precedente governo sul Pnrr”. Questo il nodo che, nell’interlocuzione con Bruxelles, ha portato al ripensamento. L’esecutivo “caldeggia”, ha spiegato Giorgetti, forme “di ristoro o risarcimento per gli operatori che si dovranno trovare di fronte ad un maggiore onere per le commissioni applicate su queste transazioni”. Resta il tetto al contante a 5mila euro. 

Pensioni 

L’importo delle pensioni minime salirà a 600 euro, ma solo per gli over 75 e solo per il 2023. Rivisto il meccanismo di indicizzazione delle pensioni per il 2023 e il 2024: la rivalutazione per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra i 2mila e i 2.500 euro) sale dall’80 all’85%, mentre per le pensioni più alte gli scaglioni vengono così rivisti: 

  • dal 55% al 53% per le pensioni tra 5 a 6 volte il minimo; 
  • da 50% a 47% per le pensioni tra 6 e 8 volte il minimo;
  •  da 40% a 37% per le pensioni tra 8 a 10 volte il minimo;
  •  da 35% a 32% per le pensioni oltre 10 volte il minimo (oltre 5mila euro). 

L’aumento per le pensioni fino a 5 volte il minimo sale così da 153 a 162,8 euro a fronte dei 172 euro di incremento previsti con lo schema del Governo precedente.

Reddito di cittadinanza

Per gli occupabili il reddito di cittadinanza avrà una data di scadenza: durerà al massimo 7 mesi, un mese in meno di quanto previsto dalla precedente versione della Manovra.

Sale da 6mila e 8mila euro il limite massimo per l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali a favore di datori di lavoro che assumono dal primo gennaio al 31 dicembre con contratto a tempo determinato i beneficiari del Reddito di cittadinanza.

Cuneo fiscale: taglio fino a 25mila euro

Sale da 20 a 25mila euro il limite reddituale previsto per il taglio del cuneo di un ulteriore punto percentuale.

Mutui: ok al passaggio dal variabile al fisso

Nel maxi-emendamento alla legge di Bilancio 2023 presentato dal Governo si ripristina la possibilità di passare dai mutui a tasso variabile ai mutui a tasso fisso. 

Prevista anche una detrazione del 50% dell’importo corrisposto per l’Iva per gli acquisti di immobili ad alta efficienza energetica (in classe A e B) effettuati entro il 31 dicembre 2023 direttamente dal costruttore.

Superbonus 110%: proroga al 31 dicembre

Come annunciato la settimana scorsa dal ministro Giorgetti, nella Manovra viene inserita una norma che dà la possibilità di presentare la Cilas – dichiarazione di inizio lavori – fino al 31 dicembre 2022 per accedere al superbonus al 110%. La precedente normativa prevista dal decreto Aiuti Quater fissava la scadenza per la presentazione del documento al 25 novembre. 

Congedo parentale e assegno unico

“Il Governo ha previsto l’aumento all’80% dell’indennità del congedo parentale ricondotta ai genitori in via alternativa”, ha spiegato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Inoltre è stata “incrementata la maggiorazione della misura dell’assegno unico universale riconosciuto a nuclei con 4 o più figli”, ha aggiunto. “Introdotta anche misure per escludere borse di studio destinate a studenti universitari con disabilità dal computo reddituale, estendendo i beneficiari”.

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Categories: Economia e Imprese