“Usciremo dal programma di assistenza senza fare ricorso ad alcun programma di precauzione”. A dirlo è il premier portoghese Pedro Passos Coelho, annunciando che il Portogallo uscirà dal suo piano di salvataggio finanziario, che finisce il 17 maggio, senza chiedere una linea di credito precauzionale ai partner europei. Questa opzione, ha proseguito Passos Coelho, “è quella che meglio difende gli interessi del Portogallo”.
Per il premier portoghese il giorno in cui si chiuderà il programma di assistenza finanziaria da 78 milioni di euro concordato circa 3 anni fa con la Troika (Bce, Ue, Fmi), segnerà “la riconquista dell’autonomia” del paese iberico.
Il lavoro da fare, però, non finisce qui: la prima necessità annunciata è quella di una “ripresa del lavoro e dell’economia”. Il Portogallo, secondo la Troika, ha superato l’esame sulla strada del risanamento delle finanze e ora deve proseguire sul cammino delle riforme.