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Porsche, terremoto ai vertici: via cfo e direttore vendite. Pesano difficoltà dell’elettrico e flessione del mercato

Imagoecnomica

Cambio ai vertici di Porsche: Lutz Meschke, vicepresidente e responsabile delle finanze e dell’IT, e Detlev von Platen, a capo delle Vendite e del Marketing, stanno per lasciare l’azienda grazie a un accordo di risoluzione anticipata dei loro contratti. La notizia, che arriva come un fulmine a ciel sereno, è stata ufficializzata attraverso una comunicazione alla stampa e approvata dal consiglio di sorveglianza. Sarà il presidente Wolfgang Porsche a gestire la transizione, un passaggio delicato che la casa di Stoccarda ha deciso di affrontare senza fornire motivazioni ufficiali.

Le voci diffuse dalla stampa tedesca suggeriscono che le difficoltà finanziarie e le sfide commerciali, soprattutto nel settore dell’elettrico, possano essere alla base di questa decisione. Porsche ha, infatti, registrato un calo delle vendite e un peggioramento delle sue performance economiche, con conseguenti ripercussioni sul valore delle sue azioni in borsa. Segnale che la situazione all’interno dell’azienda fosse ormai critica, tanto da spingere la casa automobilistica a rivedere le stime di margine operativo e a pianificare una riduzione delle spese di circa 1,5 miliardi di euro per contrastare il rallentamento economico.

Intanto il titolo Porsche, già in difficoltà come l’intero settore automotive colpito dai nuovi dazi di Trump, crolla in Borsa: -5,31%.

Porsche in difficoltà: performance finanziarie sotto esame

Negli ultimi anni, le difficoltà finanziarie di Porsche, soprattutto nel settore delle vetture elettriche, hanno messo sotto pressione il management. Nonostante i tentativi di rilancio, il marchio ha visto un calo delle vendite e una performance economica deludente, con riflessi negativi anche sul valore delle azioni in borsa. L’incapacità di rispondere efficacemente alle sfide della mobilità elettrica e la crescente concorrenza nel settore delle auto a batteria sono state tra le cause principali di questo declino.

Gli investitori hanno da tempo messo in discussione la gestione di Meschke e von Platen, criticando la mancanza di una strategia solida e sostenibile, soprattutto per quanto riguarda il rallentamento delle vendite e l’assenza di un vero impulso nel settore delle vetture elettriche.

Difficoltà nell’elettrificazione e flessione delle vendite

Uno dei principali problemi di Porsche è legato all’elettrificazione della sua gamma. Il Taycan, che avrebbe dovuto essere il punto di riferimento per la casa tedesca nel mercato delle auto elettriche, ha registrato una drammatica flessione delle vendite, con una riduzione del 49% nel 2024 rispetto all’anno precedente. Il modello non ha soddisfatto le aspettative di crescita, in parte a causa di una transizione lenta verso una nuova versione del veicolo e di un’adozione più tiepida della mobilità elettrica da parte dei consumatori.

Al contrario, la Macan elettrica ha mostrato segni di miglioramento, riuscendo a superare in performance la versione a combustione interna. Anche in questo caso, però, le vendite globali sono scese del 5%, a dimostrazione di un mercato che, nel complesso, sta affrontando difficoltà più ampie.

Mercato Usa in crescita, ma la Cina delude

Nonostante le difficoltà globali, Porsche ha ottenuto un risultato positivo negli Stati Uniti, dove le vendite sono cresciute dell’1% rispetto al 2023, raggiungendo un nuovo record con 76.167 unità vendute. Il modello Cayenne ha giocato un ruolo fondamentale in questo successo, toccando un picco storico con 22.432 unità vendute, un incremento del 9,6%. La situazione in Cina, uno dei mercati principali per Porsche, è stata ben diversa: qui le vendite sono calate del 28%, con 56.887 unità vendute, a causa della crisi economica e delle difficoltà del settore immobiliare che hanno ridotto la propensione all’acquisto di beni di lusso.

A livello globale, nel 2024 Porsche ha visto una diminuzione delle vendite complessive del 3%, con un totale di 310.718 veicoli venduti.

Il futuro di Porsche

Il cambio ai vertici di Porsche arriva in un momento cruciale. L’azienda tedesca si trova ora a dover reagire alle difficoltà economiche e a un mercato che sta evolvendo rapidamente, con nuove tecnologie e una crescente concorrenza nel settore delle auto elettriche. Il lancio della Porsche 718 elettrica nel 2025 rappresenta una mossa strategica importante, ma molto dipenderà dalla capacità della casa automobilistica di navigare questa transizione e di mantenere il suo status di marchio di alta gamma.

Con l’uscita di due figure chiave del management, Porsche deve affrontare una sfida non solo a livello di prodotto, ma anche sul piano della leadership. Molto dipenderà dalle scelte che l’azienda farà nei prossimi mesi, a partire dalle figure che andranno a sostituire Meschke e von Platen.

Gli investitori e gli analisti stanno osservando con attenzione le mosse future dell’azienda, consapevoli che la ristrutturazione ai vertici potrebbe portare a un necessario rinnovamento, ma con il rischio che un periodo di instabilità interna possa indebolire ulteriormente la sua posizione sul mercato.

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Categories: Economia e Imprese