Gualdo Cattaneo, in Umbria, e il pittoresco borgo di San Terenziano ospiteranno uno dei più attesi eventi gastronomici dello Street food: Porchettiamo 2024, che si terrà dal 17 al 19 maggio. Una vera e propria celebrazione culinaria dedicata alla regina indiscussa del cibo di strada, la porchetta, che si presenta con una varietà di sapori autentici e tradizionali.
Definito come un vero e proprio “emblema dei valori, delle tradizioni e delle ricette che rendono l’Italia così amata e invidiata nel mondo”, Porchettiamo rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella ricchezza della tradizione culinaria italiana. Il percorso gastronomico attraverserà l’Umbria e le altre regioni del centro Italia, per poi estendersi fino alla Calabria e alla Sicilia, offrendo un viaggio culinario ricco di porchetta, street food, laboratori e degustazioni.
Inoltre, quest’anno Porchettiamo accoglierà due nazioni ospiti, il Messico e il Giappone, per un gemellaggio internazionale che celebra la passione per il buon cibo e lo street food.
Quali sono le origini della porchetta?
La porchetta rappresenta una vera e propria eccellenza della tradizione culinaria italiana, che ha conquistato il palato degli italiani e degli appassionati di gastronomia in tutto il mondo presenza costante nelle sagre e nelle feste di paese, che la sua storia millenaria contribuisce a rendere ancor più affascinante.
Le sue origini esatte sono oggetto di dibattito, poiché diverse località rivendicano la paternità della ricetta originaria. Ariccia, nel Lazio, è una delle città che si fregia di essere la culla della porchetta, mentre in Umbria si sostiene che sia nata a Norcia, rinomata per l’allevamento suino sin dai tempi dei Romani. Nell’alto Lazio, invece, si fa risalire alle epoche degli Etruschi, mentre in Abruzzo a Campli già gli Statuti comunali del 1575 contenevano disposizioni sulla porchetta. Anche in altre regioni, come le Marche, la Romagna, il Ferrarese e il Veneto, la porchetta ha trovato terreno fertile per diffondersi e conquistare il gusto dei consumatori.
Porchettiamo 2024: tutti i dettagli del festival della porchetta
Quest’anno, i migliori produttori si riuniranno nella suggestiva “Piazza delle Porchette” per tre giorni dedicati alla regina del cibo di strada, in collaborazione con Fermento Birra per le birre artigianali e la Strada del Sagrantino per i vini del territorio.
I visitatori avranno l’opportunità di esplorare le diverse interpretazioni della porchetta, assaggiandone le infinite declinazioni e preparazioni, tutte selezionate per la qualità, l’artigianalità e la genuinità del prodotto. Tra le novità di quest’anno, spiccano il panino con porchetta gluten free e il ritorno dello stand “In punta di porchetta”, dove saranno preparati panini gourmet dagli chef. Si aggiungono anche nuove proposte, come la porchetta di gallo, presentata da chef Andrea Natali.
La sezione “Porchettiamo&Friends” offrirà una selezione di prodotti speciali, umbri e non solo, mentre i visitatori potranno godere di numerose attività collaterali, come musica, giochi e passeggiate guidate.
Una novità apprezzata sarà la possibilità di acquistare online i gettoni per le degustazioni, semplificando l’esperienza dei visitatori e riducendo le code alle casse.
Quali porchette ci saranno?
Ecco tutte le porchette protagoniste dell’edizione 2024:
- Antica Porchetteria Granieri dal 1916 Casalalta (PG) – Umbria
- Porchetta Calabrese di Natale Grandinetti Falerna (CZ) – Calabria
- Porchetta di Ariccia IGP di Azzocchi Roberto Ariccia (RM) – Lazio
- Porchetta di Grutti (PG) – Umbria e il suo Cicotto (Presidio Slow Food)
- Porchetta di Marcellano di Daniele Carletti Marcellano (PG) – Umbria
- Porchetta di Pantalla di Tiberina Carni di Mastrini G. & C. Pantalla di Todi (PG) – Umbria
- Porchetta Umbra di Bevagna di Giuliano Cariani Bevagna (PG) – Umbria
- Porchetta di Gallo, Odio il Brodo, Trieste – Friuli Venezia Giulia
- Porchetta di Caronia di Giuseppe Oriti Caronia (ME) – Sicilia
- Porchetta Gluten Free di Gluten Free Expert Foligno (PG) – Umbria
Le quattro proposte degli chef:
- Il Pastarolo, Michele Raspanti – raviolo fritto ripieno di porchetta, mayo rosa al finocchietto
- Cucinaa, chef Marco Gubbiotti – Brocheta (spiedino) di maiale semibrado, pappa di peperone, senape al gin
- Gus Bottega alimentare, chef Saverio Santarelli – Bao ripieno di maialino all’orientale o di maialino in porchetta
- Etrusco Carni, gastronomo Mattia Forti | Stecco di bue grasso Etrusco e stecco Pig con chips di cotenna
Non solo porchetta: anche tanto vino e birra
Per quanto riguarda la birra, anche quest’anno Fermento Birra ha selezionato i migliori birrifici artigianali italiani e stranieri: Birra Perugia, Altotevere, Birra Dell’Eremo, Rebel’s, Ritual lab, Foglie d’Erba, Canediguerra, Lambrate, Vetra, Muttnik, War, Busa dei Briganti. Più una selezione dalla Germania e da Belgio. Invece per gli amanti del vino, ben 20 cantine accompagneranno i tre giorni di festa: Agricola Mevante, Antonelli San Marco, Arnaldo Caprai, Colle Ciocco, Di Filippo, La Fonte Az. Agricola, La Veneranda, Le Cimate, Moretti Omero, Perticaia, Romanello, Scacciadiavoli, Tenuta Alzatura – Fam. Cecchi, Tenuta Col Falco – Ruggeri G., Tenuta di Saragano, Tenute Lunelli – Tenuta Castelbuono, Terre de la Custodia, Terre dei Capitani – Domenico Pennacchi, Terre dei Nappi, Valdangius.